Data Trash: The Theory of Virtual Class
Anno:
1994
Casa editrice:
St. Martin's Griffin,

Data Trash: The Theory of Virtual Class

Data Trash prende in esame la nostra ossessione per la cibercultura, nonché il fascino che esercita su di noi la sparizione del corpo umano nella realtà virtuale. Mentre il mondo si getta a capofitto nella superautostrada dell’informazione, poche persone hanno trovato il tempo di fermarsi ad annusare i fiori (virtuali).

Arthur Kroker, definito il “Marshall McLuhan degli anni novanta”, ritiene che sia giunto il momento di cominciare anche a contare le vittime degli “incidenti stradali” avvenuti finora. Data Trash è una riflessione impietosa sull’impatto politico e culturale della realtà virtuale.

Analizzando fenomeni come la pubblicità, la nascita di laboratori di ricerca ad alta tecnologia e l’esplosivo sviluppo di internet, Kroker e Weinstein tracciano le linee fondamentali dell’economia politica della cibercultura, proponendo nuove teorie e delineando quella “volontà di virtualità” che è diventata ormai l’ossessione della nuova classe tecnologica dei nostri giorni. Libro usato, naturale ingiallimento delle pagine, qualche segno nel retro copertina.