L'economia della ciambella: un nuovo paradigma per l’umanità nel XXI secolo

Viviamo un momento storico cruciale, in cui i modelli economici tradizionali basati su crescita infinita e sfruttamento illimitato mostrano tutte le loro contraddizioni. Kate Raworth, con la sua teoria della "ciambella", ci offre una bussola preziosa per ripensare l’economia del XXI secolo, mettendo al centro la giustizia sociale e il rispetto per i limiti planetari. L'antropocene ci ricorda che il nostro metabolismo globale è in crisi: sovrasfruttiamo le risorse naturali e oltrepassiamo i confini che mantengono in equilibrio la vita sul pianeta. Ma c’è una via per prosperare entro uno spazio sicuro e giusto, dove nessuno sia privato di bisogni essenziali e dove si rispettino i limiti biofisici della Terra. Nel mio ultimo articolo approfondisco le 7 mosse di Raworth per un’economia rigenerativa, distributiva e inclusiva, fondata su una nuova antropologia economica che riconosce l’essere umano come socialmente interdipendente. Si apre così la sfida di superare la disuguaglianza sociale e il degrado ambientale come due facce di un’unica crisi sistemica. Solo con un cambio di paradigma culturale, politico ed economico potremo davvero costruire un futuro sostenibile e giusto per tutte le generazioni.

IKIGAI ECONOMICS: La folle economia nascosta della conoscenza nelle organizzazioni

Le aziende contemporanee amano dire di sé stesse che sono "guidate dai dati", "agili" e "innovative". In realtà, spesso sono l’equivalente organizzativo di chi tenta di abbattere un albero con una sega senza lama: girano velocemente su sé stesse, sprecando energia e accumulando inutili gigabyte di informazioni. Ogni giorno le persone nelle organizzazioni sono bombardate da circa 34 gigabyte di contenuti—oltre 100.000 parole—ma producono sempre meno conoscenza reale. Perché?