In tutti i manuali e i corsi di studio – sia di base che professionali – che trattano la logica, quando gli studenti arrivano al tema degli operatori logici binari – e, o, ‘o o’ (o o esclusivo), se allora, se e solo se allora – si trovano ad affrontare la difficoltà di giustificare cognitivamente a sé stessi, i risultati della tavola di verità dell'operatore se allora. I concetti di condizione sufficiente e condizione necessaria, impliciti in esso, vengono assimilati in modo distorto e ambiguo, e questo, induce negli studenti un uso immaturo e prevalentemente intuitivo delle loro competenze logiche elementari, il quale, si protrae per il resto della loro vita. Già negli anni ’60 Wason e Laird hanno dimostrato con le loro ricerche la presenza del bias di conferma nell’impressionante percentuale del 90% degli studenti universitari sottoposti a test. E nonostante questo, i programmi di studio e la letteratura relativa alla logica classica e alle lingue in cui essa è integrata, non hanno subito opportuni adeguamenti.
Nella presentazione didattica dei concetti fondamentali della logica, vengono omesse le loro radici sensorio-cognitive, necessarie, prima alla corretta acquisizione degli stessi, e dopo alla comprensione della loro sistemazione formale nella teoria e nel linguaggio della logica, dove tali concetti vengono opportunamente spogliati di alcuni significati primitivi, sintetizzati ed integrati in varie visioni filosofiche, in modi e in termini specialistici a volte estremi – che sì, servono al rigore della struttura teorica – ma che ne alterano profondamente la loro natura primitiva e ne occultano l’origine. Pertanto, un approccio didattico alla logica che parta dai suoi concetti teorici specializzati, come avviene nei testi e nei corsi di logica di qualsiasi livello – soprattutto per chi sta iniziando ad avvicinarsi all’argomento com’è il caso degli studenti – non conduce a buoni risultati, sia nei termini dell’apprendimento, sia poi in quelli dell’uso quotidiano della stessa, a prescindere dal fatto che la si utilizzi a livello professionale o meno.
Gli studi nei campi della psicologia e delle neuroscienze dimostrano che la conoscenza profonda e l'uso corretto delle operazioni logiche, non emergono spontaneamente alla luce della coscienza, e che il passaggio del loro uso dal livello intuitivo a quello cognitivo, avviene solamente se, e quando – per caso o per necessità – ci si pone il problema di come si producono i propri ragionamenti, e poi, ne venga fatta un’analisi dettagliata e profonda. Caso e studio questi, che prevedono una serie di fattori di maturità dell’interazione sociale e degli strumenti di comunicazione di un gruppo umano, che possano permettere uno sviluppo efficace di tale analisi.
A qualsiasi livello della nostra esistenza, sia nelle interazioni sociali che nel rapporto con la natura, il cervello esegue continuamente operazioni logiche di tipo interpretativo, per elaborare le informazioni ricevute dai sensi, e di tipo produttivo, per determinare le nostre risposte, in un processo di scambio continuo e retroattivo di percezioni, interpretazioni e tentativi di risposta. Processo questo, che costituisce la dinamica stessa della vita.
Le teorie di qualsiasi ambito – umanistico, scientifico, religioso, politico, giuridico – vengono pensate, studiate, verificate e applicate attraverso le funzioni logiche del nostro cervello. Queste funzioni si esplicitano attraverso gli operatori logici, con i quali combiniamo gli oggetti della nostra conoscenza per condividere esperienze e regolare le nostre interazioni col mondo e con gli altri.
Il presente lavoro è stato maturato in oltre trent’anni di esperienza professionale nei contesti dell’analisi e produzione di soluzioni software a problemi di svariata natura ingegneristica, oltre che in quelli dell’insegnamento dell’informatica, della matematica, delle architetture dei microprocessori e dei microcontrollori e delle loro applicazioni nell’automazione industriale, dei linguaggi di programmazione, delle tecniche di analisi lessicale, sintattica e semantica per lo sviluppo di compilatori, assemblatori ed interpreti dei linguaggi dei calcolatori, dei processi e dei protocolli di comunicazione e della crittografia. Esperienza costantemente accompagnata – per la natura e la velocità di evoluzione ed espansione degli argomenti trattati, oltre che per la passione personale – dallo studio di discipline come la logica, la psicologia, le neuroscienze, l’intelligenza e la comunicazione umane e artificiali.
Questo lavoro si propone di illustrare, attraverso spiegazioni cognitivamente soddisfacenti, le definizioni, i concetti e il funzionamento delle operazioni logiche elementari pure – ovvero, quelle che emergono primitivamente nel sistema {cervello-mente-ambiente naturale} – con l'obiettivo di favorire la diffusione e la corretta acquisizione di tali conoscenze, sia nell'ambito delle competenze degli studenti e dei professionisti di qualsiasi campo, sia nella società in generale. In quanto, nel lungo percorso di studio e professionale che ho compiuto sin ora, dove ho avuto l’opportunità di incontrare e lavorare con professionisti di altissimo livello nei settori più disparati, e lungo il quale – per mio interesse e passione personale – ho indagato gli scritti e a volte sono riuscito pure ad incontrare personalmente qualche eminente ricercatore, professore, matematico e filosofo, posso dire raramente, per non voler dire mai, ho rilevato la conoscenza e l’offerta ai propri studenti o ai collaboratori, di quegli esempi primordiali, colti dal cervello nell’osservazione spontanea della natura, da cui hanno avuto origine il lessico, la sintassi e la semantica delle operazioni logiche.