Mi definisco “un’imperfetta qualunque”, una donna comune con più difetti che pregi. Sin da bambina sognavo per ore ad occhi aperti. Ho sempre la testa fra le nuvole, o meglio, tra le stelle. Quando, infatti, non mi piace ciò che vedo, trovo un confortevole rifugio nel mondo della fantasia. Lettrice avida da tempo immemore, nel 2017 ho iniziato a scrivere poesie. Alcune di queste hanno ottenuto riconoscimenti in concorsi nazionali, altre fanno parte di antologie. La mia prima silloge, Atomi Sparsi (Aletti Editore, 2018), è stata pubblicata con lo pseudonimo “Mara Consoli”. Nel 2020 è uscito il mio primo romanzo, Biglietto solo Andata (CTL Editore): un intreccio di storie di ragazzi immigrati ed italiani in una prospettiva diversa dal comune. Attualmente, sono la mamma a tempo pieno di due pesti che mi assorbono quasi totalmente. In passato, ho ricoperto diversi ruoli, nei quali ho potuto occuparmi di progetti socio-culturali. Altre mie passioni sono l’arte, la storia e le lingue straniere. In conclusione, posso affermare con certezza che il binomio tra lettura e scrittura, rappresenta per me la bussola capace di farmi navigare nelle acque perigliose di questa vita.
L’invecchiamento, la povertà e la violenza di genere
Ho scelto questi tre componimenti perché riguardano tematiche a me care: l’invecchiamento (e le relative malattie, quali Alzheimer, Parkinson, demenza senile, ecc.), la povertà e la violenza di genere. In una società, nella quale il benessere sembra essere il padrone assoluto, con i media che ci vogliono inculcare concetti come la bellezza imperitura, il denaro facile e il successo alla portata di tutti, esiste, tuttavia, una realtà che stride prepotentemente con questo quadro idilliaco. E a me, per usare un gioco di parole, piace mettere in luce le ombre.