Go down

I motori di ricerca, per come li abbiamo conosciuti fino all'avvento e all'uso massificato delle IA generative, sono morti. Non solo per i nuovi modelli di business che stanno nascendo, ma anche per comportamenti sempre più diffusi di utenti più interessati alla soluzione che a continuare la ricerca. Una testimonianza di questo viene dall'attivazione di Google AI Overviews sul suo motore di ricerca. I click sui link si sono dimezzati con effetti su tutti coloro che introeno al motore di ricerca avevano costruito il loro guadagno e successo. Sorge la domanda: come mai gli accessi a questo progetto continuano a crescer, pur dentro un crollo di traffico organico? La risposta non è facile, tutti sono invitati a fornirne una.


Con l’attivazione di AI Overviews Google potrebbe aver fatto un autogol. Il suo motore di ricerca non distribuisce più traffico, semplicemente se lo mangia, nella parte alta della schermo di ogni utente che vi ha fatto ricorso.

Aumenta la pigrizia di chi ormai vuole solo la pappa già pronta (il 60% degli utenti si fermano alla risposta della IA, della quale ne leggono solo un terzo), diminuiscono i click sui link destinati a creare traffico sul web.

I siti web è come se non esistessero più, anche se sono costantemente “spazzolati”, per alimentare quel grande archivio di cui hanno bisogno le IA, che poi sono brave a snocciolare risposte, anche se fondate sul nulla o molto spesso sulle falsità.

Il danno di un motore di ricerca che si sta trasformando in un erogatore diretto di contenuti, risposte, soluzioni, non è solo per gli utenti, ma anche per gli editor, i creatori di contenuti, coloro che vivono di pubblicità, di SEO, ecc. ecc.

Avendo letto vari articoli sul tema e disponendo degli strumenti che mi permettono di visualizzare il traffico sul sito della STULTIFERA NAVIS, mi sono posto una domanda: come mai, pur essendo il traffico organico in diminuzione, gli accessi al progetto co-creato con Francesco Varanini, a cui partecipano molti come Calogero Kàlos Bonasia, Keren Ponzo, Franco Bagaglia, Giuseppe Sferrazzo. Anna Colaiacovo, ecc. continuano a crescere?

La risposta è che non lo so, ma la percezione e l’esperienza in Rete mi aiutano. Forse abbiamo precorso i tempi, colto il disincanto, offerto una scialuppa di salvataggio, proposto un viaggio diverso a persone che come noi non sono interessate al guadagno, alla visibilità, alla Marca, alla pubblicità, ma alla comunità, alla relazione, a un approccio diverso nell’uso dei potenti strumenti tecnologici oggi disponibili e che sappiamo anche usare.

Il nostro progetto non ha scopi di guadagno, non fa SEO, non è interessato ai social (con l’esclusione di Linkedin), è un viaggio esperienziale, con radici nel vissuto delle persone, interessate più all’esistenza che alla visibilità (chi se ne frega di essere citati dalle varie IA che non comunicano dove hanno preso i dati).

A noi interessa costruire una comunità di persone, diverse tra loro, giovani e anziane, interessate a relazioni vere, a tematiche transdisciplinari, a creare contenuti non facilmente "agglutinabili" e semplificabili da IA alla ricerca di qualsiasi cosa pur di far felice la folla. L'idea è di dare forma a una comunità di persone intente a leggere e a scrivere, a partecipare confrontandosi non con un link ma con un testo, un racconto (basta con le narrazioni), una esperienza, un sapere.


Pubblicato il 12 giugno 2025

Carlo Mazzucchelli

Carlo Mazzucchelli / ⛵⛵ Leggo, scrivo, viaggio, dialogo e mi ritengo fortunato nel poterlo fare – Co-fondatore di STULTIFERANAVIS

c.mazzucchelli@libero.it http://www.stultiferanavis.it