Il dibattito sul libero arbitrio è sempre stato prevalentemente di tipo teologico, morale e filosofico, ora coinvolge anche la neurologia e la neuroetica. Grazie alle tecnologie di neuroimaging le neuroscienze hanno fatto progressi esponenziali nella ricerca sulle basi neurali dell’intenzione conscia. Il primo neurofisiologo a compiere attività sperimentali di ricerca sui rapporti tra attività corticale, coscienza e controllo volontario dell’azione fu Benjamin Libet. Oggi il suo lavoro è alla base di numerose ricerche con l’applicazione delle nuove tecnologie avanzate per l’analisi del cervello umano in azione. I risultati hanno riacceso il dibattito interdisciplinare tra filosofi, psicologi e neuroscienziati. Al centro di molti studi è stata posta l’intenzione considerato l’elemento fondamentale per la comprensione dell’azione volontaria.