“Il problema mente-corpo. Da Platone all’intelligenza artificiale” è il libro che Marco Salucci, cultore della materia presso l’Università di Firenze, ha pubblicato con la casa editrice thedotcompany. Un libro che è servito all'autore a configurare un grande affresco storico-filosofico (dal dualismo di Platone, a quello di Cartesio, ecc.) sulle evoluzioni di una riflessione filosofica che da sempre appassiona e coinvolge numerosi pensatori, non solo filosofi: il rapporto mente-corpo.
Nella sua parte analitica il testo di Salucci ripercorre numerose teorie sul tema per sottolineare come nessuna teoria fin qui sviluppata sul rapporto mente-corpo rappresenti una soluzione definitiva e al contempo per evidenziare i punti deboli e le contraddizioni che hanno prodotto spesso più problemi che soluzioni.
Il tema trattato da Salucci nel suo libro è tanto più interessante quanto più lo si contestualizzi nell'evoluzione delle intelligenza artificiale attuale. Il rapporto mente corpo può essere visto come l’interazione tra due ambiti o regni comunicanti. Due regni dentro un sistema integrato con integrata una funzione di traduzione e scrittura. E' da questa visione che nasce l’idea di una Intelligenza Artificiale Generale capace di duplicare ogni funzione umana. Ma forse la mente non è una semplice funzione meccanica del cervello, forse non è riducibile a un algoritmo o a componenti software computazionali. Se fosse così una intelligenza artificiale potrebbe essere in grado di operare delle generalizzazioni e, grazie alla capacità di apprendere, di attraversare livelli e domini diversi di conoscenza e soluzione dei problemi. Ma non potrà mai duplicare la mente umana e la sua complessità. Forse.