Dopo poco più di un lustro dalla pubblicazione di Dipthycha 3 (ritardo causato anche dalla pandemia del Covid-19), il grande progetto poetico ideato e avviato nel 2013, giunge al suo quarto volume; "Dipthycha" è anche il titolo del progetto, che il curatore ha ricavato dall'originale termine latino diptycha (-orum), con contaminazione in chiave moderna e riadattamento del dittico - la tavoletta cerata in uso presso gli antichi Romani per scrivervi con lo stilo - in chiave poetica.
L'opera è composta da dittici, definiti dal curatore "a due voci" ovvero "una composizione di due poesie scritte da due diversi autori, indipendentemente, anche in tempi diversi, e accomunate dal medesimo tema in una sorta di corrispondenza empatica".
L'interno include anche alcuni saggi brevi di Lucia Bonanni.