Pensare dopo Gaza. Saggio sulla ferocia e la terminazione dell'umano
Anno:
2025
Casa editrice:
Timeo (Palermo)

Pensare dopo Gaza. Saggio sulla ferocia e la terminazione dell'umano

Gaza è solo l’ultima ferita nell’illusione che è stata l’umanità.

Una ferita da cui ora trabocca l’orrore di un reale privo di senso, dinanzi al quale non sappiamo più nemmeno cosa provare. «I sentimenti», dichiara Bifo, «non sono più possibili». E forse non solo per l’individuo – forse il mondo interno è immobilizzato da un trauma che non riesce a elaborare. In una vertiginosa anamnesi delle atrocità della storia recente, Franco Berardi vuole metterci di fronte a un’ineluttabile evidenza: il silenzio della comunità internazionale di fronte al genocidio, la spietata polarizzazione del dialogo, in breve, l’impasse dell’Occidente non è solo politica, ma psichica, cognitiva.

Non è possibile capire, perché la storia rifugge la ragione – quanto accade oggi in Medio Oriente è una profonda, incontrollata reazione traumatica.

L’ultimo anello di una «catena psicotica» che si inabissa nella nostra psiche collettiva fino a far svanire la relazione fra vittima e carnefice.

Perché un trauma come l’Olocausto può riverberarsi per secoli, giacere latente e d’un tratto riaffiorare congelandoci in un’immobilità emotiva in cui tutto ciò che ci circonda è una minaccia. L’unica risposta diventa allora

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I tempi sono quello che sono. Possiamo rimanere sulla terra in attesa delle rovine di cui saremo partecipi, forse anche complici. Chi coltiva ancora la speranza può sempre mettersi in mare, prendere il largo, con una nave dei folli, un’Arca, un vascello con cui evitare il naufragio, che non riguarderà i natanti in mare, ma coloro che sono rimasti a terra.