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Negli ultimi anni la psicologia del lavoro sta riservando alla Mindfulness un’attenzione sempre crescente. Questa pratica sta conoscendo un notevole sviluppo nel campo della formazione aziendale tanto da indurre, compagnie leader nei diversi settori, ad investire risorse sempre maggiori. L’intento è quello di fornire ai propri dipendenti, strumenti concreti per affrontare al meglio i complessi stimoli quotidiani; rispondere agli stessi in modo consapevole e non automatico.


Aziende del calibro di Google, Apple, Nike, Yahoo!, Deutsche Bank hanno, già da tempo, implementato la formazione aziendale, con protocolli di Mindfulness utili a gestire incertezza e cambiamento continuo.

Tuttavia i motivi per cui si cerca di promuovere e coltivare il benessere in azienda attraverso la pratica di questa antica disciplina sono molteplici; tutti però riconducibili ad un obiettivo fondamentale: il maggior profitto aziendale.

“McMindfulness” - una bulimia di pratiche spirituali che danno nutrimento immediato ma nessun sostentamento a lungo termine

Il termine “McMindfulness” è stato coniato da Miles Neale, maestro di buddismo e psicoterapeuta, che ha parlato di “una bulimia di pratiche spirituali che danno nutrimento immediato ma nessun sostentamento a lungo termine”. La moda contemporanea della mindfulness è, da un punto di vista imprenditoriale, l’equivalente di McDonald’s.

Kabat-Zinn, che praticava assiduamente la meditazione, ebbe una folgorazione durante un ritiro: poteva adattare gli insegnamenti e le pratiche del buddismo per aiutare i pazienti ricoverati in ospedale ad affrontare il dolore fisico, lo stress e l’ansia. Il suo colpo da maestro è stato vendere la mindfulness come una forma di spiritualità laica.

Kabat-Zinn capì che poteva offrire agli americani stressati un sistema per ridurre lo stress con un corso di mindfulness di otto settimane impartito in modo uniforme attraverso un programma standardizzato.

A novembre 2013 Thich Nhat Hanh è tornato a Google per la seconda volta, insieme ai monaci e alle monache che da Plum Village, in Francia, lo hanno accompagnato in un tour americano, nel corso del quale il maestro zen ha incontrato i rappresentanti di diverse aziende della Silicon Valley, tra cui Facebook e Google stessa. C’è uno stretto legame tra Thich Nhat Hanh e l’azienda californiana che è ormai padrona di buona parte di internet.

Da parte di Thich Nhat Hanh, c’è la consapevolezza dell’importanza di Google sotto un duplice aspetto. Come azienda leader dell’economia digitale è fortemente coinvolta in un trend che il monaco vietnamita vede con preoccupazione: la crescente tendenza ad usare i dispositivi digitali per fuggire da noi stessi, dalla vita reale, dalle relazioni affettive. Ed è l’argomento di cui parla e scrive. Inoltre, come grande azienda globale, può essere ritenuta corresponsabile dello stato di degrado ambientale del pianeta. Un degrado che si accompagna a condizioni di lavoro sempre più dure, in un’economia troppo competitiva.

Google, a sua volta,  guarda con interesse agli insegnamenti di Thich Nhat Hanh. All’interno dell’azienda si tiene ogni anno un corso, sempre più seguito, dal titolo “Search Inside Youself (“cerca dentro te stesso/a”). L’iniziativa è promossa e guidata da un ingegnere cinese, Chade-Meng Tan, dirigente di alto livello di Google e autore di un libro con lo stesso titolo del corso, nel quale coniuga la mindfulness con gli approcci basati sull’intelligenza emotiva. Jon Kabat-Zinn, l’iniziatore della mindfulness, segue l’iniziativa e anche lui è stato in visita a Google.

Il Kabat-Zinn italiano, Daniele Lumera (anch'egli biologo)  afferma che la meditazione ricopra un ruolo sempre più importante nelle scienze mediche, sia come agente preventivo che curativo. I campi di applicazione, infatti, sono molteplici a partire dalla salute mentale e gli studi più recenti riguardano l’effetto sugli stati depressivi, su ansia e attacchi di panico, oltre che sul miglioramento del tono dell’umore e sulle abilità cognitive come memoria, lucidità, presenza, attenzione, soprattutto nelle fasce d’età più giovani. E, infine, l’applicazione nella gestione del dolore, nel fine vita, nella trasformazione della solitudine e isolamento sociale in senso profondo di connessione.

Lumera segue le orme di Jon Kabat-Zinn, inventore della Mindfulness-based stress reduction (Mbsr), con ambizioni che vanno al di là della sconfitta dello stress. La mindfulness, sentenzia Kabat Zinn, “è forse l’unica speranza per la specie e per il pianeta di sopravvivere nei prossimi due secoli”.

Henrik Roth nel suo articolo "Mindfulness: il suo significato nel marketing e nel branding" scrive: "Le campagne di marketing sulla mindfulness sono un modo efficace per aumentare la consapevolezza sul posto di lavoro. Queste campagne hanno l'obiettivo di aiutare i dipendenti a comprendere la mindfulness, a capire cos'è e a capire come incorporare la mindfulness nella loro giornata lavorativa. I vantaggi delle campagne di mindfulness sul posto di lavoro sono molteplici, tra cui l'aumento della produttività e la riduzione dei giorni di malattia. Le aziende possono implementare la formazione alla mindfulness assicurandosi che i dipendenti sappiano quanto sia importante prendersi cura di se stessi, della propria azienda e dei propri colleghi praticando la mindfulness".

Secondo Purser , autore del libro "McMindfulness: How Mindfulness Became the New Capitalist Spirituality" (2019), la mindfulness è stata venduta ovunque e mercificata, ridotta a una tecnica per qualsiasi scopo pratico o quasi.

La McMindfulness riduce la Mindfulness a una tecnica superficiale di benessere personale che promuove soluzioni rapide e semplicistiche, anziché un’autentica comprensione e pratica della consapevolezza. Questa commercializzazione ha svuotato la Mindfulness del suo significato più profondo, trasformandola in un prodotto da consumare piuttosto che in un percorso di trasformazione personale e spirituale.

La mindfulness viene così cooptata e ridotta banalmente al “pacificare le sensazioni d’ansia e inquietudine a livello individuale, senza cercare di mettere in discussione le disuguaglianze sociali, politiche ed economiche che provocano le nostre angosce”, scrivono Carrette e King. Ma questa consapevolezza privatizzata è politica: il suo scopo è ottimizzare l’individuo attraverso la terapia per renderlo “mentalmente pronto”, vigile e resiliente, in modo che possa continuare a funzionare all’interno del sistema. Questa capitolazione è lontana da una rivoluzione: somiglia più a una resa silenziosa.

la mindfulness è stata venduta ovunque e mercificata, ridotta a una tecnica per qualsiasi scopo pratico o quasi.

Si dice, afferma Purser, che la mindfulness sia un’industria da quattro miliardi di dollari. Più di 60mila libri in vendita su Amazon hanno una variante di mindfulness nel titolo: ci si occupa di genitori consapevoli, cibo consapevole, insegnanti consapevoli, finanza consapevole e padroni di cani consapevoli, solo per citarne alcuni. Oltre ai libri, ci sono workshop, corsi online, riviste patinate, film, documentari, app per smartphone, campanelli, cuscini, braccialetti, prodotti di bellezza e altri accessori, oltre a un redditizio e fiorente circuito di conferenze. I programmi di mindfulness sono entrati nelle scuole, nelle società per azioni di Wall street e nelle aziende della Silicon valley, negli studi legali e nelle agenzie governative, comprese le forze armate statunitensi.

Nell'ottobre 2024 è uscita su Netflix una serie tv tedesca “Inspira, Espira, Uccidi” (adattamento italiano del titolo originale tedesco “Achtsam Morden“) basata sull’omonimo romanzo best-seller dell’autore e avvocato tedesco Karsten Dusse. Il romanzo, è stato tradotto in 26 lingue, tra cui l’italiano, e ha venduto più di un milione e mezzo di copie nella sola edizione tedesca.

Il fatto che la mindfulness si presenti come un palliativo che strizza l’occhio al mercato spiega la sua calorosa accoglienza nella cultura popolare. Il consenso neoliberista della società moderna dice che chi ha potere e ricchezza dovrebbe essere libero di accumularne ancora di più. Forse non è un caso che i venditori di mindfulness che hanno sposato la logica del mercato facciano furore tra gli amministratori delegati a Davos, dove Kabat-Zinn non ha scrupoli nel predicare il vangelo del vantaggio competitivo che deriva dalla pratica meditativa.

Questo approccio innovativo ha gettato le basi per l’adattamento della mindfulness al contesto sportivo. Uno degli esempi più iconici di questa integrazione avvenne negli anni ’90, quando il leggendario coach NBA Phil Jackson introdusse la mindfulness nell’allenamento della squadra dei Chicago Bulls, all’inizio della fase in cui dominarono l’NBA guidati da Michael Jordan.

Phil Jackson, soprannominato “Zen Master” per la sua inclinazione alla filosofia orientale, integrò la mindfulness nella routine quotidiana dei Chicago Bulls con il supporto dell’insegnante di mindfulness George Mumford, collaboratore di Jon Kabat-Zinn. Questo segnò un momento significativo nell’accettazione della mindfulness nello sport professionistico americano.

La svolta decisiva per il collegamento mindfulness e sport, può essere rintracciata ancora in Jon Kabat-Zinn, che fu coinvolto in un progetto rivoluzionario con una squadra di canottaggio olandese che puntava alle olimpiadi del 1986.

La sua visione era chiara: integrare la mindfulness come parte dell’addestramento atletico. A tale scopo sviluppò programmi di meditazione, consapevolezza del respiro e tecniche di rilassamento, offrendo agli atleti strumenti per affrontare lo stress, migliorare la concentrazione e aumentare la resilienza emotiva.

Djokovic uno dei più grandi tennisti della storia moderna, ha integrato la mindfulness come elemento cruciale nella sua preparazione mentale. evidenziando come la mindfulness gli abbia fornito strumenti per gestire lo stress, mantenere la concentrazione durante lunghi e impegnativi incontri e sviluppare una mentalità resiliente. La sua testimonianza sottolinea l’importanza crescente della mindfulness nell’ambito degli sport di élite, mostrando come la consapevolezza mentale possa essere un fattore determinante per il successo a livelli altissimi.

Erling Haaland stella emergente nel mondo del calcio e attaccante del Manchester City, ha adottato la mindfulness come elemento chiave della sua preparazione. In diverse interviste, Haaland ha parlato apertamente della pratica di meditazione e della consapevolezza mentale come parte integrante della sua routine quotidiana.

In Italia la mindfulness ha raggiunto il suo apice durante il periodo del lockdown (2020) per poi scemare velocemente; una operazione di marketing con tanto di applicazioni su smartphone, Netflix; scaffali testi inerenti alla mindfulness (sempre degli stessi autori), sostituiti poco dopo con il libro di turno.

Nel nostro paese la mindfulness passa attraverso  “lobby” degli psicologi che integrano e consigliano la mindfulness ai loro pazienti come percorso integrativo della psicoterapia.

Qui la promozione del Benessere Psicologico Globale ha come  obiettivo finale della combinazione di psicoterapia integrata e mindfulness è il miglioramento del benessere psicologico generale.

Negli ultimi decenni, scrive ancora Purser, l’ordine neoliberista si è imposto quasi furtivamente, alimentando la disuguaglianza attraverso la ricerca del profitto aziendale. Le persone sono state costrette ad adattarsi a ciò che questo modello pretende da loro. Lo stress è stato patologizzato e privatizzato, e l’onere di gestirlo è stato scaricato sul singolo. Ed è qui che intervengono gli imbonitori della mindfulness, pronti a risolvere la situazione.


 

Pubblicato il 07 febbraio 2025