Go down

Il sapere scientifico deve innestarsi su un pensiero di base umanistico che consenta di fare scelte più consapevoli sui problemi e i valori in gioco. Perché la cultura STEM, da sola, nulla ci dice sul perché valga la pena vivere.


𝘈𝘭𝘣𝘦𝘳𝘵 𝘌𝘪𝘯𝘴𝘵𝘦𝘪𝘯, oltre ad essere uno dei più celebri scienziati della storia della scienza, fu anche un grande filosofo e politico, tanto da essere considerato uno dei più importanti studiosi e pensatori del XX secolo. E solo questo, anzi lui stesso, dovrebbe portarci a riflettere su cosa significhi unire scienza e umanesimo. Il risultato credo sia notevole.

Spesso vogliamo dividere le materie “scientifiche” dalle “umanistiche” dimenticandoci che il sapere non è chiuso in cassetti distinti e separati.

Incoraggiare l’integrazione tra scienza e umanesimo non è solo un omaggio al passato, ma una strategia per costruire un futuro in cui l’innovazione è guidata da una comprensione profonda sia della tecnologia che dell’esperienza umana.

Saremo in grado di implementare nuove e brillanti soluzioni ai problemi del nostro tempo solo se saremo disposti a mettere da parte questo dualismo e impiegare energie per valorizzare le ricchezze che ogni individualità è in grado di condividere con l’intera comunità.

Più la tecnologia sarà diffusa e accessibile, e più le materie umanistiche saranno importanti. Paradossalmente infatti, nell’era dell’intelligenza artificiale, sarà più importante imparare a pensare e ragionare più che programmare ed eseguire.

In questa raffinata tessitura di storia, tecnologia e filosofia, emerge una verità sorprendente: letteratura e informatica condividono in realtà un DNA comune, un'eredità che sfida le nostre percezioni convenzionali. Non si tratta di competizione, ma di collaborazione evolutiva, dove ogni strumento tecnologico porta l'impronta indelebile della creatività umana che l'ha forgiato.

Unendo questi due mondi, possiamo affrontare le sfide globali in modo più completo e innovativo. Le scienze umane forniscono una prospettiva critica che aiuta a indirizzare l'uso della tecnologia verso obiettivi etici e responsabili. E la tecnologia offre alle discipline umanistiche nuovi strumenti per raccogliere e analizzare dati, ampliando così le nostre capacità di ricerca e conoscenza. Queste sinergie non solo arricchiscono il nostro apprendimento, ma ci permettono di sviluppare soluzioni più sostenibili e inclusive per il futuro.

La vera innovazione nasce dunque dalla capacità di unire il meglio di entrambi i mondi: l'empatia, la creatività e la riflessione critica delle scienze umane, con la potenza trasformativa della tecnologia. La collaborazione tra questi ambiti è quindi fondamentale per costruire una società più consapevole, etica e orientata al progresso.


Pubblicato il 01 gennaio 2025

Camilla Scatena

Camilla Scatena / Direttore Aziendale (per hobby) - Bibliofila (di professione)

camilla.scatena@gmail.com