RALLENTA L’OGGI
Guarda il ramo del salice piangente
che come paggio
si inchina alla corrente
e dentro la coppa delle foglie
trattiene
il tumulto dell’acqua
placato.
La signora della vita dispensa
andando
ristoro e refrigerio a quelle radici
e il verde paggio la ricompensa
grato
con il rigoglio e lo struscio
delle dita felici.
Intridi dunque anche tu
le aperte mani
nella vita che scorre
con flusso irruente
e senti come tarda
l’arrivo del domani
se godi l’oggi
in onde lente lente.
Tratto da: Vinicio Bernardi, Di luce e d’ombra. Poesie, Pietro Macchione Editore, Varese 2012, p. 72.
Questa poesia è un elogio della lentezza. La doppia metafora del salice piangente e del paggio che intride le sue foglie-dita nella corrente del fiume, rallentandone il corso da un lato e provandone un piacere sottile e vivificante dall’altro, rappresenta l’atteggiamento rispettoso e riconoscente verso la vita, ma al contempo anche il modo giusto per godere appieno l’oggi, l’attimo presente.
In una società che va sempre più di corsa, che vive il presente nella frenesia e nella continua proiezione verso un altrove spazio-temporale, generando spesso senso di inadeguatezza e di frustrazione, questi versi ci richiamano alla dimensione più umana e appagante della lentezza nei rapporti umani, nel modo di prenderci cura del mondo e degli altri.