Molti mi chiedono se sono pessimista o apocalittico. La risposta è no. Sono un Architetto di Sistemi. E quando vedi lo stesso modello di errore ripetersi in diversi "sistemi operativi" nel corso della storia, non puoi ignorare l'avvertimento.
Ho trascorso anni ad analizzare una convergenza spaventosa tra letteratura, etologia, filosofia e neuroscienze. Non sono opinioni isolate. È la stessa diagnosi proveniente da secoli e discipline diverse.
Ecco la mappa di ciò che ci sta accadendo, tracciata da chi ha visto il futuro prima di noi:
- La Diagnosi del Vuoto (La Morte di Eros) Il filosofo Byung-Chul Han, citando il sociologo Michel Foucault e la sociologa Eva Illouz, ci avverte: siamo passati da una società disciplinare (che ci diceva "no") a una società della prestazione (che ci dice "sì, puoi tutto"). Il risultato? La depressione ritratta da Lars von Trier in Melancholia. Una stanchezza esistenziale profonda. L'IA e gli algoritmi hanno eliminato l'"Altro", l'attrito, il mistero. E come ci ha insegnato Platone nel Simposio, l'Eros (il desiderio vitale) esiste solo nella ricerca di ciò che ci manca. Se la tecnologia ci consegna tutto pronto, il desiderio muore.
- La Biologia dell'Inganno (Lo Stimolo Supernormale) Perché preferiamo lo schermo al reale? L'etologo Niko Tinbergen scoprì che se si dà a un uccello un uovo finto, ma più grande e più luminoso di quello reale, abbandonerà i propri figli per covare il falso. È uno "Stimolo Supernormale". L'IA e i social media sono quell'uovo falso. Ci danno una validazione più rapida e perfetta della realtà. Siamo "bio-hackerati" per scegliere la facilità, anche se questo significa l'estinzione del nostro lignaggio reale.
- L'Allarme dei Romanzieri (Il Fallimento dell'Essere) Questo non è nuovo. Fëdor Dostoevskij, nelle Memorie dal sottosuolo, gridava già che l'uomo distruggerebbe qualsiasi utopia razionale (il "Palazzo di Cristallo") solo per dimostrare di avere una volontà propria. Emily Brontë, in Cime tempestose, ci ha dato il prototipo dell'uomo moderno in Linton Heathcliff: un essere cresciuto nel comfort assoluto, colto, ma biologicamente incapace di sopravvivere alla realtà. Senza la "tempesta", non mettiamo radici.
- La Prova Etologica (Universo 25) L'etologo John B. Calhoun ha dimostrato in laboratorio: date a una società cibo illimitato e sicurezza totale, e non creerà arte o filosofia. Creerà "I Belli" (The Beautiful Ones) — esseri narcisisti, autistici sociali, concentrati solo su se stessi. La mancanza di lotta genera la morte dello spirito.
- L'Unica Difesa (La Corteccia e la Sovranità) Quindi, siamo condannati? No. Il Dr. Enéas Carneiro ci ricordava costantemente: l'unica vera differenza tra noi e i nostri cugini primati è lo sviluppo della Corteccia Prefrontale. È l'area del cervello responsabile del freno, della pianificazione, della capacità di dire "NO" all'impulso immediato. Ma l'"Effetto Flynn Inverso" suggerisce che stiamo diventando meno intelligenti. Stiamo atrofizzando la nostra corteccia per mancanza di uso, esternalizzando il pensiero alla macchina.
La Conclusione: La Banalità del Male Hannah Arendt, che rifiutava il titolo di filosofa e preferiva essere vista come una teorica politica che guardava la realtà in faccia, coniò la "Banalità del Male". Il male non deve essere mostruoso; sorge quando persone normali decidono di smettere di pensare e semplicemente "seguire la corrente".
Oggi, il male non è un dittatore. Il male è l'inerzia. Il male è accettare di essere un "Bello" dell'Universo 25. Il male è scambiare l'attrito dell'amore reale per l'uovo falso di Tinbergen.
La soluzione non è rompere la macchina. È riprendere la Sovranità. Avete il libero arbitrio (sia per Dio che per la Biologia). L'ambiente può spingervi verso l'abisso del comfort, ma avete la Corteccia per frenare e cambiare direzione.
Non siate spettatori della vostra stessa estinzione. Pensate. Soffrite, se necessario. Ma restate umani.