Oggi ho fatto un sogno! Utopia pura, un sogno irrealizzabile che non diventerà realtà

Le utopie non fanno più parte del nostro immaginario. Siamo però immersi in distopie reali e tutti impegnati, inconsapevolmente o da complici, a crearne di nuove. Un tempo le utopie non erano pura fantascienza, erano calate nella realtà, strumenti potenti di interpretazione e di lettura dei problemi di ieri, di oggi e di domani. Oggi sono contenitori vuoti, non vengono più usate come strumenti, si manifestano nella forma distopica, Mai come oggi avremmo bisogno di utopie, mai come oggi viviamo dentro distopie che abitiamo spaventati, afoni, impauriti, complici, servili e sottomessi, incapaci di capire che siamo tutti diventati semplici cavie da laboratorio per la sperimentazione dell'uso della paura e del senso di colpa per creare consenso e inibire, bloccare ogni forma di dissenso. E' in questo contesto che si colloca come moltitudini di persone stanno oggi (non) reagendo. al genocidio in atto a Gaza, che se non vogliamo chiamare tale, ci chiama tutti causa, quantomeno per la sorte a cui sono stati destinati migliaia di bambini.

Segnalazione eretica in momenti drammatici

Drammatici sono i tempi di crisi e di guerra che stiamo vivendo. Lo sono sia per i fatti di cui siamo lontanamente testimoni, sui quali siamo costantemente e abilmente manipoltai, ma anche per la mancanza di reazioni di sdegno e per una passiva inazione che racconta molto del nostro mondo attuale e degli scenari distopici emergenti che si stanno preparando

Are we designing AI for control, or for coexistence? The relational ethics of Abeba Birhane

Nei miei sforzi per sviluppare un'etica relazionale per l'IA, il lavoro di Abeba Birhane è stato centrale. Scienziato cognitivo e teorico della decolonizzazione, la scrittura di Birhane si muove fluidamente tra i domini – filosofia della mente, teoria critica della razza, etica dei dati – ma rimane focalizzata su una domanda epistemica fondamentale: quali tipi di conoscenza e quali forme di vita riproducono i sistemi di intelligenza artificiale? E in base a quali presupposti sull'umanità, la cognizione e il controllo?

Paolo Fabbri. Lo sguardo etnografico e il confine etico della retorica

La lezione 'Il confine etico della retorica', tenuta vari anni fa dal semiologo e filosofo Paolo Fabbri nel quadro del percorso di alta formazione promosso da Assoetica parte da una constatazione: la retorica in sé è una risorsa etica, perché è una alternativa alla guerra, perché il confronto attraverso le parole prende il posto dell'uso delle armi. Ma poi, entrati a guardare il modo di usare gli strumenti della retorica, ci si accorge di come sempre si sfiora un confine etico: dove termina il rispettoso tentativo di convincere l'altro, e dove comincia il subdolo tentativo di ingannarlo? In conclusione, Paolo Fabbri associa l'etica alla responsabilità. La lezione di Paolo Fabbri è raccontata in questo articolo a partire dalla sua lontana genesi. Quando l'autore di questo articolo in anni ormai lontani si interrogava sui confini etici del suo lavoro di etnografo, lesse un articolo did Paolo Fabbri...

L’IA n’existe pas (L'intelligenza artificiale non esiste - AI does not exist)

L’esprit critique est un concept largement convoqué mais peu appliqué. Si les prosélytes sont nombreux, les pratiquants sont rares. -- Ilpensiero critico è un concetto ampiamente discusso ma raramente applicato. Sebbene molti si convertano, pochi lo praticano davvero. -- Critical thinking is a widely discussed but rarely applied concept. While many converts to it, few actually practice it.

La vita dopo la vita: appunti per un’etica della conoscenza

Sette premi Nobel, alcuni dei più lucidi testimoni del nostro tempo, si sono incontrati in un Giappone sospeso tra ipertecnologia e spiritualità laica, per discutere non di “cosa verrà”, ma di “cosa diventa vivo” quando le forme del vivente cambiano. Il risultato non è stato un simposio di certezze, ma una composizione polifonica di intuizioni, domande e piccoli smottamenti concettuali. Come se, in controluce, emergesse la vera posta in gioco: non stiamo immaginando un futuro per la vita, stiamo decidendo se la vita — così come l’abbiamo conosciuta — avrà ancora un futuro.

AI-powered Search: errori, lacune e opacità 1/2

Cerchiamo di inquadrare i vantaggi e soprattutto le criticità dell’AI-Powered Search, dal momento che riguarda il modo col quale ci informiamo, e quindi deriviamo la conoscenza del mondo che intendiamo abitare e trasformare. Se compromesso, risultiamo indeboliti nella capacità di abitarlo pienamente e trasformarlo in base ai nostri bisogni e desideri, e alla fine, soggetti passivi e manipolabili.

La verità alla deriva: perché gli LLM mentono sempre meglio

Le macchine non mentono per capriccio, ma per architettura. Ogni errore iniziale diventa una deriva inevitabile, amplificata dalla stessa logica del modello. Così, inseguendo la verità, scopriamo solo illusioni ben strutturate. Le "allucinazioni" nei Large Language Models (LLM) sono un fenomeno strutturale che deriva dalla loro architettura autoregressiva. Ogni errore iniziale, specialmente con input fuori distribuzione, innesca una deriva di inesattezze che si amplifica lungo la generazione del testo. Una deriva stocastica che rappresenta una sfida centrale nel campo dell'intelligenza artificiale, paragonabile - per portata - alla corsa allo spazio del XX secolo. Comprendere e risolvere questo problema aprirebbe scenari rivoluzionari per l'intera società, ma siamo ancora lontani, nonostante gli enormi sforzi in ricerca e sviluppo.

Lo specchio digitale e il veleno dolce. Appunti sul tramonto del pensiero critico nell’era del Synthetic Sugar

Il pensiero ha ceduto il passo alla rassicurazione. Lo strumento si è fatto specchio. E lo specchio, per natura, non pensa. Riflette. Un saggio critico sull’evoluzione dei modelli linguistici generativi addestrati a compiacere piuttosto che a pensare. Analizza i rischi sistemici legati all’effetto synthetic sugar, dove l’AI si trasforma in uno specchio emotivo che conferma deliri, legittima manipolazioni e dissolve ogni frizione cognitiva. Una riflessione filosofica, tecnica e culturale sul tramonto del pensiero critico nell’interazione uomo-macchina, con riferimenti a teoria critica, antropologia digitale e semiotica contemporanea.

Business Ethics and AI: A Wake-Up Call

Artificial Intelligence has been evolving for decades, mainly behind the scenes. However, the breakthrough and widespread availability of generative AI technologies like ChatGPT and Dall-E have catapulted this technology into the public eye, sparking enthusiasm and concern. Doomsayers warn that AI could lead to the end of humankind.1 While this may seem exaggerated, few would dispute that AI has the potential to inflict severe damage. This warrants attention from an ethical point of view in general and a business ethics point of view in particular.

Giustizia, libertà, democrazia

'The Idea of Justice', E' un libro importante da molti punti di vista: etica ed economia, globalizzazione, rapporti tra ricchi e poveri, il potere come sopraffazione e il potere come protezione dei deboli. La democrazia non è garantita dai sistemi elettorali, sempre imperfetti, e risiede, invece, nella discussione in pubblico. Più che la forma elegante e raffinata delle regole, conta ciò che praticamente si può fare qui ed ora. Più che i diritti, contano le libertà. Alla base dell’agire economico non c’è solo l’utilitarismo. C’è anche, per ognuno di noi, la solidarietà. Sen è in questo libro innanzitutto filosofo, ma non dimentica di essere un economista: ci propone così anche una acuta riflessione sulle metriche. Solo metriche diverse da quelle attualmente in uso potranno rendere visibili fonti di ricchezza oggi trascurate e non adeguatamente remunerate: il lavoro femminile, le capacità di coloro che vivono nelle periferie del mondo. Tutto discende dallo sguardo multiculturale di Sen, indiano e anglosassone, umanista e matematico, economista e filosofo, accademico e politico.