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I miei auguri di Natale e per il 2026, al largo navigando sulla STULTIFERANAVIS in compagnia di altri folli!


Mi chiedo costantemente, ad ogni viaggio che intraprendo, se non sia esso stesso una condizione imprescindibile per rinascere.

A Natale, Cristo si palesa proprio perché c'è un viaggio: quello che Maria e Giuseppe intraprendono costretti dal censimento in corso. L’evento avviene nel mezzo, non prima o dopo.

Ribalto l'idea comune: non è la nascita che formalizza l'inizio del viaggio, ma è lo spostamento, il non avere dimora, che la rende possibile.

Penso all'essere umano come a un viandante.

Forse il Natale rivela una verità antropologica: nasciamo già "in viaggio". Veniamo al mondo lanciati in un movimento che non abbiamo scelto, in una storia già iniziata che non abbiamo scritto.

Se questo è vero, allora possiamo rinascere continuamente lungo il percorso. Sono possibili nuovi inizi nel mezzo del cammino.

Ed è per questo che ho scelto come mezzo la nave dei folli: quella barca su cui si imbarcavano i pazzi, gli emarginati, i disadattati, condannati a vagare per i fiumi senza meta né approdo.

Perché? Le navi "normali" promettono porti che non esistono. Vendono certezze, destinazioni, mappe affidabili, ma sono illusioni.

La follia è solo lucidità capovolta. I folli vedono ciò che i "sani" rimuovono: che siamo tutti in mare aperto, che non c'è terraferma definitiva, che la "normalità" è solo un accordo collettivo per fingere stabilità.

Salire consapevolmente su quella nave significa smettere di mentirsi.

Buon viaggio tra i folli, gli unici che sanno di navigare.

Auguri perché il viaggio sia la tua rinascita. Il Natale la tua nuova consapevolezza.

 

Pubblicato il 21 dicembre 2025

Enza Fumarola

Enza Fumarola / Experienced Executive, Information Technology expert, Digital advisor, M&A advisor, No profit activity