Origine della mia ricerca personale: tra storia e attualità
Sono lieto di essere salito a bordo di uno spazio autentico come StultiferaNavis.it, un luogo dove il pensiero libero e il confronto critico possono trovare espressione senza condizionamenti. È proprio qui che voglio condividere un ragionamento che mi ha accompagnato negli ultimi mesi e che si è concretizzato nella scrittura di un e-book intitolato "Il primo giorno del Cristianesimo".
L'idea di imbarcarmi in questo lavoro di ricerca sfociato, appunto, nella stesura di questo e-book, nasce in me in seguito alla pubblicazione di un articolo apparso su Il Fatto Quotidiano il 21 agosto 2024, in cui si affermava che una nuova ricerca avrebbe dimostrato l'autenticità della Sindone di Torino, il telo, cioè che avrebbe avvolto il corpo di Gesù morto, datandola precisamente all'epoca di Gesù. Questa "svolta" scientifica, però, si basava su uno studio già noto dal 2022 e contestato da diversi esperti del settore.
Essendomi da anni dedicato all'approfondimento di tematiche religiose, nel mio e-book ho voluto raccogliere e analizzare gli argomenti a favore e contro l'autenticità della Sindone, mettendo in luce un aspetto spesso trascurato: il contesto ebraico delle origini del cristianesimo. Secondo le rigide norme di purezza della legge mosaica, era impensabile che un telo intriso di sangue e raffigurante un cadavere venisse conservato dai discepoli di Gesù. Un simile oggetto, infatti, sarebbe stato considerato impuro, blasfemo e inaccettabile per chiunque appartenesse alla tradizione ebraica dell'epoca.
Se volete approfondire nel dettaglio queste riflessioni, potete trovare tutti i materiali sul sito.
La sfida dell'informazione: vivere nell'epoca dell'intelligenza artificiale
Ho pensato di pubblicare questo articolo qui su StultiferaNavis.it per ribadire con fermezza quanto oggi, più ancora che nel passato, sia fondamentale distinguere il vero dal falso. La questione della Sindone si inserisce perfettamente in un contesto più ampio: quello della disinformazione, delle fake news e delle immagini artefatte.
Viviamo in un'epoca in cui la quantità di informazioni che ci investe ogni giorno rischia di stordirci, rendendo sempre più difficile discernere tra ciò che è reale e ciò che è manipolato. Siamo circondati da immagini costruite dall'intelligenza artificiale, da notizie montate ad arte per suscitare reazioni emotive, da narrazioni che piegano la storia alle esigenze di chi le racconta. Il caso della Sindone è emblematico: si passa da scoperte scientifiche rigorose a titoli sensazionalistici, da studi seri a ipotesi che cavalcano l'onda della credulità popolare.
Restare vigili: connessi alla realtà
Di fronte a questa valanga di dati e informazioni, il rischio è quello di lasciarsi trascinare dalla corrente, senza più riuscire a orientarsi.
La psicologia definisce "euristiche di giudizio" le scorciatoie che utilizziamo quotidianamente per formulare giudizi e, di conseguenza, orientare le nostre azioni. Ad esempio, se mentre passeggiamo per strada incappiamo in un passante che ha un'espressione imbronciata e ci lancia uno sguardo poco amichevole, concludiamo velocemente e senza approfondire che è una persona antipatica. Tali processi mentali sono fondamentali, altrimenti saremmo paralizzati. Le informazioni che l'ambiente ci manda, anche in un breve lasso di tempo, sono troppe e sarebbe impossibile coglierle ed elaborarle tutte.