Tecnofascismo
Anno:
2025
Casa editrice:
Einaudi
Segnalato da
Carlo Mazzucchelli

Tecnofascismo

Un saggio lucido e spietato che mette a nudo il cuore oscuro della nuova destra: tra ipermodernità tecnocratica e regressione etnica, la democrazia si dissolve in un paesaggio neototalitario.


A cento anni dall'avvento del fascismo si va affermando nel mondo una nuova forma di totalitarismo che segue il comando della tecnica e obbedisce al principio del sangue. Solo se si considerano queste due tendenze, l'una ipermoderna e l'altra regressiva, è possibile analizzare nella sua gravità l'ascesa della nuova destra. Dalle sofisticate reti, nelle mani di un'élite globale, alle zone oscure in cui si compiono le pulizie etniche, questo libro disegna nei suoi molteplici aspetti il paesaggio contemporaneo dove la politica sembra aver abdicato alla guerra e la democrazia viene ridotta a etnocrazia. Proprio la gestione neototalitaria dei popoli, privati del loro potere e confinati entro i muri etnici, è il fulcro della destra tecnocratica.

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Un libro di cui consiglio la lettura

Il libro che suggerisco per una lettura attenta è 𝗧𝗘𝗖𝗡𝗢𝗙𝗔𝗦𝗖𝗜𝗦𝗠𝗢. Lo ha scritto Donatella Di Cesare che insegna Filosofia teoretica alla Sapienza di Roma. È una delle voci filosofiche più presenti nel dibattito pubblico, sia accademico sia mediatico. I suoi libri sono tradotti e discussi all’estero. Tra gli ultimi titoli: Terrore e modernità (2017) e Marrani. L’altro dell’altro (2018). Presso Bollati Boringhieri ha pubblicato, tra gli altri, Stranieri residenti. Una filosofia della migrazione (2017); Sulla vocazione politica della filosofia (2019), Il tempo della rivolta (2021) e Utopia del comprendere. Da Babele ad Auschwitz (2021).