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Un libro letto in infanzia mi ha fatto vivere con sospetti e senso di incongruenza per anni. Il senso critico che ho sviluppato grazie al Burattino tuttora permea il mio approccio verso l'informazione.


Quando avete dubitato per la prima volta che le cose non stavano esattamente come vi venivano raccontate?

Uno dei primi libri che avevo letto nell’infanzia sovietica era " Le Avventure di Burattino" che parlava del bambino di legno dal naso lungo e delle sue avventure con Pierrot, Arlecchino e Malvina dai capelli azzurri, delle sue vicissitudini con il gatto Basilio e la volpe Alice nel Paese degli Sciocchi. Questo Burattino vi ricorda qualcuno?

Qualche anno dopo mia mamma mi ha regalato il libro "Le Avventure di Pinocchio" di Collodi che lessi con tanta indignazione.

Come mai questo Pinocchio ha copiato tutto dal nostro Burattino? – questa domanda non smetteva di torturarmi.

Durante i miei anni scolastici non c’era internet o cellullari. Le informazioni venivano ricevute dagli insegnanti oppure dai libri nelle biblioteche locali. Le domande troppo aperte e curiose spesso venivano criticate, probabilmente perché gli adulti non sapevano rispondere ai miei “perché”.

Diversi anni dopo ho compreso chi si è “ispirato” a chi in questa storia e mentalmente ho chiesto scusa a Collodi.

Questo piccolo episodio della mia infanzia era il primo campanello d’allarme. Le cose non sempre stavano come ci venivano presentati.

Compresi che bisognava informarsi su più fonti, leggere di più, cercare le incongruenze e poi presentarle nei temi scritti e nelle domande ad alta voce.

Non temere le risposte piccate oppure le assenze di esse, perché la domanda fatta ad alta voce non era solo un manifesto, smascherava chi voleva presentare una risposta ovvia o comoda e diventava una responsabilità comune di cercarne un'altra

Ho capito che questo mio approccio suscitava un po’ di paura e tanto rispetto. Era un arma con la quale una bambina piccola e povera poteva affrontare il mondo adulto.

Questo episodio della mia infanzia con il plagio letterario risuona forte e attuale anche adesso, nell'era di fake news, ridondanza dell'IA e mancanza di tempo e voglia di cercare i fonti attendibili.

Quella "fregatura" presa da bambina mi ricorderà sempre di dubitare e di approfondire, di mettere la notizia da parte senza applicare le emozioni e di validarla nella mia mente dopo aver letto, ascoltato e confrontato diverse opinioni. 


Pubblicato il 28 novembre 2025

Olga Teliuk

Olga Teliuk / Account Manager ● Business Development ● B2B Sales ● Strategic Marketing ● Linguist

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