Giorno dopo giorno, nella mia attività di insegnante, assisto ad un vero miracolo: ad un tratto i miei piccoli alunni e le mie piccole alunne imparano a leggere, a scrivere, a contare e risolvere situazioni problematiche. Sembra incredibile, ma accade.
Io credo che lo stesso miracolo possa avvenire anche per l’acquisizione di quei comportamenti e atteggiamenti di condivisione, collaborazione e rispetto che fanno vivere bene al mondo con gli altri.
Il linguaggio semplice e la musicalità delle filastrocche e delle poesie, affascina i bambini e le bambine
Cercando il modo didatticamente più efficace per il conseguimento di tale obiettivo, ho avuto modo di verificare che ancora oggi il linguaggio semplice e la musicalità delle filastrocche e delle poesie, affascina i bambini e le bambine catturandone in modo straordinario l’attenzione riuscendo a trasmettere, in modo veloce ed indelebile, l’importante messaggio che portano con sé. Allora ho capito che argomenti anche difficili possono essere affrontati con i più piccoli cosicché possano crescere nel modo migliore e diventare cittadini consapevoli e rispettosi delle regole del vivere comune, convinta come sono che “Solo coltivando sin da piccoli e nei gesti più semplici una sana cultura del rispetto delle regole, si diventa adulti responsabili”.
Per questo, in modo del tutto spontaneo e naturale, ho iniziato a comporre poesie e filastrocche sulla legalità e sui valori imprescindibili note, in un primo momento, solo ai miei alunni e alle mie alunne ricevendo un positivo riscontro sia nel gradimento sia, pian piano, nell’interiorizzazione dei principi affrontati.
Esse affrontano importanti problemi quali la mafia, il razzismo, lo sfruttamento, la sottomissione, l’intolleranza, l’incuria nei confronti dell’ambiente e della nostra stessa salute e sono prevalentemente rivolte ai bambini e alle bambine, ma sono molto utili anche agli adulti, agli/alle insegnanti e ai genitori.
Tutti i temi che affronto nelle mie poesie e filastrocche sono trattati in modo da favorire comportamenti e atteggiamenti che aiutino a star bene con sé stessi e con gli altri accettando e rispettando le diversità che è normale e giusto che ci siano.
Scrivo nella speranza di “curare” o prevenire, nel caso dei bambini e delle bambine, quel terribile male che è l’indifferenza.
Troppe persone dimostrano coi loro comportamenti di non preoccuparsi minimamente di ciò che di brutto e drammatico accade al prossimo. Così, senza nemmeno accorgersene, si diventa insensibili alla sofferenza altrui, incapaci di provare compassione per gli altri, come se quello che accade al di fuori di noi ci fosse totalmente estraneo, a volte addirittura pericoloso, contagioso e quindi da evitare. Spesso si arriva a dimostrare indifferenza anche verso ciò che può determinare anche il nostro malessere se non addirittura la nostra rovina, come ad esempio l’incuria nei confronti della natura. Con indifferenza si sporca, si inquina, si distrugge, nell’assurda convinzione di non procurare danni irreversibili a sé stessi.
Indifferenza e ignoranza sono i grandi mali del secolo e possono determinare, come già accade, gravi conseguenze. Ma stando a contatto dei bambini e delle bambine mi sono resa conto che si può sperare in un cambiamento e penso di poter affermare che la soluzione a questo male c’è ed è l’educazione. Osservando i bambini e le bambine mi accorgo, infatti, che questa non è affatto la vera natura degli uomini e che è solo necessario dare l’esempio, sempre, senza mai arrendersi ed educare alla condivisione e alla partecipazione, in una parola, all’amore. Non è impossibile e nemmeno difficile, basta assecondare la loro spontaneità, il loro essere meravigliosamente piccoli.
Bisogna, dunque, educare alla coscienza sociale per far sì che ognuno contribuisca, nella misura delle proprie possibilità, a rendere la nostra società un posto migliore, incarnando l’esatto contrario dell’indifferenza.
Fatti Domande
Fatti domande, fattene tante
e falle pure a tanta gente,
chiedi perché, chiedi com’è
e come mai è quello che è.
Solo così potrai capire
com’è iniziato e va a finire,
come può essere utilizzato
quale percorso va al risultato.
Fai come fossi investigatore,
che non ti sfugga il particolare,
cerca, ricerca, vai nel profondo,
senza mollare, vai fino in fondo.
Vedrai sarà come un bel gioco,
ma che non dura poi così poco,
perché se trovi la soluzione
non sarà certo la conclusione
e non è detto che sia la migliore,
può sempre tutto dopo accadere.
Potrai allora anche scoprire
che devi sempre un po’ dubitare,
che nulla è davvero assoluto
ed imparare è un cammino infinito.
LIBERA SCELTA
Questo o quello,
lo so, pari sono,
brutto o bello,
ognuno ha il suo dono,
io perciò la scelta mia faccio
e pazienza se poi non ti piaccio
perché è sacra la mia libertà
di spaziare e far quel che mi va
senza mai oltrepassare la soglia
dove ha inizio ciò di cui hai voglia,
sempre che ogni tuo desiderio
non mi neghi di viver davvero.
IL SENSO DELLE PAROLE
Non è facile dar senso alle parole
perché giungono da ogni diverso cuore,
con parole io esprimo ciò che ho dentro
e per me hanno un solo, unico senso.
Chi le ascolta, inevitabilmente,
dà il valore per quel che dentro sente,
così capita che giungano al suo cuore
delle altre, assai diverse, parole.
È difficile comprendersi talvolta,
la parola, troppo spesso, vien sconvolta,
si dovrebbe ascoltare attentamente,
ché l'orecchio non sempre bene sente.
Guarda, osserva e fino in fondo esplora,
fai un gran sforzo per capire ogni parola,
non fermarti alla tua prima sensazione
ed ascolta, insieme ad essa, l'emozione.
LA CURA
Conosco una cura, la più efficace,
l’unica cura che a farla piace,
produce effetti assai sorprendenti,
miracolosi, stupefacenti.
Nessuna controindicazione,
semplice la somministrazione:
una dose di abbracci massiccia,
dalla mattina fino alla sera,
alla persona più malaticcia
dona subito un’altra cera.
Cura che non prescrive il dottore,
che non necessita di alcuna ricetta,
principio attivo è solo l’amore,
chi più ne ha, più ce ne metta.
Mai è successo che per sovradosaggio
qualcuno poi ne abbia tratto disagio,
anzi, con l’uso sconsiderato,
l’effetto è più certo e immediato.
Alternativa e naturale,
cura d’origine primordiale,
scoperta quando, come d’incanto,
abbraccio di mamma calmò il primo pianto.
FA’ ATTENZIONE
Ad ogni tuo passo fa’ molta attenzione,
non solo alle cose, ma alle persone,
non tutti quanti lo sanno fare,
è pura magia, ma si può imparare.
Bisogna far spazio dentro di sé
e poi riempirlo di quello che c'è,
prendendone tutta l'intera bellezza,
accoglierlo al tocco di una carezza.
Facendogli posto dentro al tuo cuore,
potrai tu sentirne i bisogni e l'umore,
perché avrai prestato la giusta attenzione,
ad ogni più brutta o più bella emozione.
C’è tutto un mondo lì fuori che aspetta,
se tu lo fai entrare, se tu gli dai retta,
se guardi con occhio profondo ed attento,
puoi rendere te e l’altro contento.
È un grande miracolo donare attenzione,
accogliere senza dettar condizione,
rivolgere l’animo e stare in attesa,
è cosa più grande che possa esser resa.
ASCOLTA UNA COSA
Se solo avessi la pazienza di ascoltare,
sapresti quante cose io ho da dire,
cose normali, semplici, preziose,
cose, talvolta, anche fantasiose,
ma cose utili per renderti conto
di cosa fare per cambiare il mondo.
Ma tu non vuoi le cose mie ascoltare,
hai sempre cose da fare e da finire
e le mie cose sono, a tuo parere,
cose un po’ sciocche, cose per giocare.
Se solo un attimo lasciassi le tue cose,
così importanti, così numerose,
cose da grandi, cose tanto serie,
potresti imparar le cose vere.
Solo un bambino può dirti queste cose,
cose scordate seppur meravigliose,
cose che, se saprai far riaffiorare,
potranno solo farti migliorare.
MILLE COSE DA IMPARARE
Ci sono mille cose da imparare
ed è la miglior cosa che puoi fare:
se sei deluso, triste e sconsolato,
prova a imparare, ti sentirai rinato.
Sia tu un adulto oppure un bambino,
prova a imparare pur se sei un nonnino,
è sempre il tempo ed il momento giusto,
ad imparare si prova sempre gusto.
Impara il mondo e cosa lo muove
e se la rotta è persa e lui va altrove,
impara un modo, una soluzione
per dargli tu la giusta direzione.
Invecchia presto e muore quella mente
che non ha voglia d'imparare niente,
se non inizi a imparar sin da bambino,
sarai in mano degli altri un burattino.
Ci sono mille e più cose da imparare
per viver bene e per partecipare
e d'imparare mai ci si stanca,
chi non impara, invece, stenta e arranca.
DA GRANDE
Cosa voglio fare da grande?
È una domanda davvero importante:
da grande voglio essere me stesso,
sarò una dottoressa oppure un maestro,
ma ciò che conta è che sarò io
e che si avveri il progetto mio.
Da grande voglio avere la mia testa,
ragionare e decidere con questa
e non essere ciò che il mondo vuole,
vestire i panni miei e andar sulle mie suole.
Questo voglio essere da grande,
dagli altri non esser mai distante
e pur essendo come piace a me,
lasciare libero di far così anche te.
Qualsiasi cosa io farò da grande,
per me sarà la conquista più importante
non tradir mai i miei sogni e i miei pensieri
perché i miei giorni siano sempre veri.
IL MITO DELLA CAVERNA
Fuori da questa scura caverna
c’è un’incredibile realtà esterna,
ma non puoi averne piena coscienza
se hai le catene dell’ignoranza.
Ci vuol coraggio a stare lì fuori,
qui stai protetto e non puoi fare errori,
ma la pigrizia e la tua paura
non fanno luce, son zona oscura.
Così qui dentro stai chiuso e al sicuro
con il presente uguale al futuro,
quello che vedi è soltanto illusione,
non è la vita, non far confusione.
Forse davvero sarai assai tranquillo,
senza contrasti con questo o con quello
e con lo sguardo in un punto rivolto
non saprai mai chi ha ragione e chi torto,
chi per paura non guarda più in là
non saprà mai la verità.
Fatti coraggio e segui la luce,
prima ti acceca, ma poi ti conduce
lungo la strada della conoscenza
e pieno senso avrà l’esistenza.
NON AVER FRETTA
Non aver fretta,
fermati un poco,
per abbracciarmi,
per fare un bel gioco,
fa’ che la vitati aspetti un momento
non inseguirla sempre correndo.
Vai già di corsa appena sveglio
e inizi a perderti tempo il suo meglio,
se solo tu sapessi fermarti,
la vita saprebbe di certo aspettarti.
Fa’ che l’istante ti abbracci e ti blocchi,
guarda la vita dritto negli occhi
e in quell’abbraccio lasciati andare,
fermati un attimo ad aspettare,
forse potrai sentire il rumore,
di un ticchettio, ma non sono le ore,
non lo scandire delle lancette,
solo il tuo cuore felice che batte.
CHI FA CON TRE FA PER SÉ PER ME E PER TE
Se un gruppo di persone stanno insieme,
siano esse una famiglia o sol chi si vuol bene,
vogliono certo il meglio per ognuno
proprio come se essi fossero un tutt’uno.
Essere uniti, però, sta bene attento
non esclude di andare contro vento.
Io gioco a mosca cieca e tu a nascondino?
Fa pure ci vediamo tra un pochino!
Saremo ancora insieme tutti quanti
per fare insieme altre cose e andare avanti.
Chi fa con tre fa per sé, per me e per te!
E di sicuro l’unione fa più forti
perché in un gruppo ci stanno i lunghi e i corti
e se qualcosa che vuoi sta troppo in alto,
c’è chi ti aiuta a spiccare un bel salto.