L'autore Jason Stanley parte dallโosservazione che i movimenti autoritari e fascisti moderni, e non solo quelli storici, perseguono la cancellazione della storia come meccanismo di controllo: riscrivono il passato, impongono una narrazione unica, riducono la pluralitร delle voci e dei ricordi. In particolare, secondo lโautore, la storia รจ temuta da questi regimi perchรฉ insegna che le gerarchie non sono immutabili e che le disuguaglianze possono essere messe in discussione; chi vuole mantenere il potere, invece, punta a stabilizzare le gerarchie cancellando o riformulando quegli elementi della memoria che mostrano alternative.ย Un ambito chiave รจ quello dellโistruzione e della scuola: Stanley esplora come la battaglia per la narrazione storica passi attraverso i curricula, le universitร , le istituzioni educative, che nei regimi โilliberaliโ vengono presi di mira perchรฉ anche la semplice indagine critica della storia diventa pericolosa.ย
In un periodo nel quale non sappiamo piรน quale e cosa sia la veritร e cosa sia la realtร , il saggio si presenta nella sua attualitร collegando fenomeni storici al presente (la riscrittura, la memoria collettiva, lโistruzione) in contesti globali. Il libro non รจ per nulla schematico e appare ben documentato, con unโampia argomentazione sullโimportanza della memoria storica e sui rischi della sua manipolazione. La facile lettura e l'argomentare chiaro dell'autore facilita la riflessione, anche di chi non รจ esperto di storia contemporanea o di storia in generale. L'approccio potrร sembrare ad alcuni come un po' teorico e troppo generalista, ma รจ arricchito anche da esempi di casi specifici (regimi, documenti, archivi) , anche se in prevalenza anglo-americani.รน
Cancellare la storia รจ un libro importante per chi vuole capire come e perchรฉ il controllo della memoria e della narrazione del passato sia una leva cruciale nei nuovi autoritarismi. Per chi tiene alla libertร , allโistruzione critica e alla consapevolezza storica, รจ una lettura consigliata.