Go down

Come ormai sempre accade nel mondo virtuale nel quale amiamo nuotare, pochi si interrogano sugli effetti e sulle conseguenze della diffusione delle nuove tecnologie, per come sono oggi pensate, realizzate, gestite e distribuite. Ciò sta accadendo anche con l’intelligenza artificiale, che richiede l’impiego di migliaia di esseri umani per garantire l’efficienza e l’efficacia che le viene richiesta. Pochi si sentono coinvolti dal lato oscuro delle IA caratterizzato da sfruttamento e bassi salari, delocalizzazioni selvagge e colonizzazione nei paesi più poveri. Mondo civile, intellettuali, mondo accademico, politica, ecc. dovrebbero riflettere e aprire dibattiti pubblici su una realtà di sfruttamento del lavoro e in un futuro prossimo venturo di disoccupazione di massa. Altro che sorti progressive e fantasmagorie varie della IA. La riflessione dovrebbe interessare sia i numerosi licenziamenti in corso, di cui non è responsabile la IA ma i proprietari delle aziende che licenziano dopo avere introdotto la IA in azienda, sia il fatto che per funzionare l’IA ha bisogno di una grande quantità di lavoro. Peccato che sia precarizzato, povero, sfruttato, per lo più in paesi poveri. Ma non solo, come il progetto qui segnalato racconta.


Segnalo un lavoro di ricerca realizzato dalla Communications Workers of America, parte di uno dei più grandi sindacati degli USA. L'attività della Communications Workers of America non è legata ai soli settori delle comunicazioni e dell'informazione, ma anche nei media, nelle compagnie aeree, nella televisione via cavo e radiotelevisiva, nei servizi pubblici, nell'istruzione superiore e nell'assistenza sanitaria, nella produzione, nell'alta tecnologia, nei videogiochi e molto altro ancora.

Il lavoro condotto sulla condizione dei lavoratori dell'intelligenza artificiale ha prodotto un rapporto che merita l'attenzione di tutti.

Il rapporto lo trovate qui - Ne suggerisco la lettura, anche solo per aumentare la propria consapevolezza e andare oltre le "allucinazioni" collettive a cui ci stiamo abituando rinunciando a ricercare mondi possibili alternativi. Con la tecnologia, cone le IA, ma possibilmente diversi.


EXECUTIVE SUMMARY

Gli strumenti di intelligenza artificiale sono diventati onnipresenti, entrando a far parte di molti aspetti della vita quotidiana. Il più delle volte, i modelli di "intelligenza artificiale" vengono presentati come completamente automatizzati, avendo eliminato la necessità dell'intervento umano. I lavoratori umani che addestrano, testano e mantengono i modelli di intelligenza artificiale e fungono da prima linea di difesa contro i guasti dei modelli vengono resi visibili solo occasionalmente. A volte i media riportano centinaia di lavoratori indiani1 che assicurano da remoto il corretto funzionamento del processo di pagamento, creando l'illusione di automazione nei negozi Amazon Go, e moderatori di contenuti africani2 che rendono le piattaforme dei social media più sicure a caro prezzo. Ma queste storie non fanno che sfiorare la superficie del lavoro che sta alla base di ogni fase del processo di produzione dell'intelligenza artificiale.

Nonostante siano stati pubblicizzati come la svolta tecnologica definitiva di questo secolo, le condizioni in cui i modelli e gli strumenti di intelligenza artificiale vengono prodotti dai data worker, in una supply chain globale altamente opaca e frammentata, sono ancora poco esplorate. Gli studi sui data worker nel Sud del mondo hanno iniziato a colmare le lacune nella conoscenza del lavoro esternalizzato e sottopagato dietro l'intelligenza artificiale, ma si sa ancora poco sulle condizioni dei data worker negli Stati Uniti.

In questo rapporto, iniziamo a colmare questa lacuna attraverso uno studio sulle condizioni di lavoro dei data worker negli Stati Uniti, condotto da AWU-CWA e TechEquity. Questi lavoratori sono essenziali per lo sviluppo di strumenti e modelli sviluppati dalle grandi aziende tecnologiche, ma sono impiegati da complesse reti di appaltatori nelle sezioni statunitensi della catena di fornitura globale dell'intelligenza artificiale. Combinando i dati di un sondaggio condotto su 160 data worker con le informazioni di 15 interviste approfondite, abbiamo scoperto che le pessime condizioni di lavoro osservate nel Sud del mondo sono diffuse anche nel settore dei dati negli Stati Uniti.

...continua a leggere

Pubblicato il 16 dicembre 2025

Carlo Mazzucchelli

Carlo Mazzucchelli / ⛵⛵ Leggo, scrivo, viaggio, dialogo e mi ritengo fortunato nel poterlo fare – Co-fondatore di STULTIFERANAVIS

http://www.stultiferanavis.it