Tra pochi giorni lascerò tutto ciò che conosco per immergermi in un viaggio verso luoghi che finora ho potuto solo immaginare attraverso le parole di altri o le descrizioni che custodisco tra le pagine dei miei libri.
Questi mesi passati in rete, su Linkedin e sulla Stultiferanavis sono stati una rivelazione inaspettata. Ho trovato storie umane straordinarie, persone che dietro i titoli professionali nascondevano sogni, paure, speranze identiche alle mie.
Vi ho raccontato poco di me, è vero. Ma io sono così: preferisco ascoltare piuttosto che parlare, e custodisco le mie storie più care come libri preziosi, proteggendo con pudore gentile ciò che mi appartiene davvero.
Chi mi conosce lo sa: sono una bibliofila incurabile. I libri sono la mia passione. Mi hanno insegnato che ogni storia contiene mille altre storie e che ogni cultura custodisce tesori inaspettati. Ma ora sento il bisogno irrefrenabile di chiudere quei libri e aprire gli occhi su quelle stesse strade che ho attraversato mille volte con la fantasia.
Sto per partire per un viaggio lungo, uno di quelli che può trasformare il modo di pensare, di sentire, forse persino il sapore della vita.
Parto con lo stesso spirito con cui apro un libro nuovo, con curiosità, rispetto e la sensazione che tra quelle righe, in quei giorni, ci possa essere qualcosa capace di cambiare il mio modo di guardare il mondo.
So che sembra un privilegio, e lo è. Ma è anche una responsabilità: quella di vivere intensamente per chi non può farlo, di portare con me le storie che mi avete raccontato come capitoli preziosi da onorare in ogni passo. Voglio viaggiare con la coscienza di chi sa che il mondo è pieno di contraddizioni, di bellezza e di dolore, e che ogni passo che farò sarà anche un modo per onorare chi non può farlo.
Purtroppo non sarò connessa per un po' con tutto ciò che è digitale, ma sarò connessa con tutto ciò che è selvaggiamente e meravigliosamente fisico. Il mio telefono rimarrà spento per settimane, ma porterò con me il ricordo delle vostre parole e di quella umanità che avete saputo mostrarmi anche attraverso uno schermo.
Mi mancherete. È strano dirlo a persone che non ho mai incontrato di persona, ma è la verità più vera che riesco a esprimere oggi. Mi mancheranno le vostre riflessioni, i vostri traguardi, le vostre battute e perfino i vostri dubbi.
Grazie per avermi insegnato che l'intimità può nascere anche attraverso uno schermo, che l'autenticità non ha confini geografici e che esiste una forma di affetto pulito e sincero anche tra sconosciuti che condividono un social.
Spero di tornare con una sensibilità nuova e con quella sapienza che si conquista solo mettendo i piedi nella polvere delle strade vere.
Porterò con me un pezzo di ciascuno di voi perché questo non è un addio, è un arrivederci che sa già di ritorno.
Il viaggio più bello inizia sempre con un arrivederci.
Ci sono momenti in cui la vita ti spinge ad andare oltre, a scoprire nuove strade, nuove terre, il mondo. Per me, quel momento è ora.
Pubblicato il 17 agosto 2025