Nel 1968, l'etologo John B. Calhoun condusse un esperimento presso il National Institute of Mental Health degli Stati Uniti che dovrebbe toglierci il sonno oggi. Costruì l'"Universo 25": un serbatoio progettato per essere un paradiso per i topi. Avevano cibo illimitato, acqua infinita, clima perfetto e zero predatori. Fu eliminata qualsiasi necessità di lottare per la sopravvivenza.
La teoria era che, senza stress, la popolazione avrebbe prosperato indefinitamente.
La realtà fu una catastrofe.
Non avendo sfide, i topi smisero di riprodursi. Le madri abbandonarono i cuccioli. La violenza scoppiò senza motivo. E infine, emerse una casta che Calhoun chiamò "I Belli" (The Beautiful Ones): individui che si isolarono dalla società, passavano la giornata mangiando, dormendo e pulendosi, senza interagire né accoppiarsi.
Il "paradiso" collassò nell'estinzione totale. Non per mancanza di risorse, ma per mancanza di attrito. Senza sfide, lo spirito vitale si spense.
Oggi, guardo l'architettura della nostra società digitale e mi chiedo: stiamo costruendo l'Universo 25 umano?
La Distrazione di Skynet e la Realtà di Huxley
Per decenni, la fantascienza ci ha venduto una paura sbagliata. Temevamo Skynet (di Terminator): un'Intelligenza Artificiale ostile che ci avrebbe schiacciato con la forza bruta. Ci siamo preparati per un nemico che ci avrebbe causato dolore.
Ma stavamo guardando dalla parte sbagliata. Il vero profeta non fu James Cameron, ma Aldous Huxley. Nella sua opera Il mondo nuovo (1932), Huxley avvertì che non avrebbero avuto bisogno di costringerci all'obbedienza attraverso la punizione (come nel 1984 di Orwell). Avvertì che saremmo arrivati ad amare la nostra stessa schiavitù se ci avessero dato abbastanza piacere, distrazione e comodità.
L'IA attuale non è un generale malvagio. È una "Madre Iperprotettiva".
Ci scrive le email. Ci riassume il libro. Ci genera l'immagine. Ci consiglia cosa comprare e con chi uscire.
Il pericolo non è che la macchina ci odi. Il pericolo è che la macchina si "prenda cura" di noi così tanto da atrofizzarci. Ci sta trasformando ne "I Belli": esseri passivi, ben nutriti, intrattenuti, ma funzionalmente inutili.
La Chimica del Controllo: Dal Like al Soma
Questa "Gabbia Dorata" digitale opera sotto una chimica cerebrale precisa.
Prima, ci agganciano con la Dopamina. I social network, con il loro scroll infinito e le notifiche variabili, hackerano il nostro sistema di ricerca e ricompensa. Ci mantengono in uno stato di ansia lieve, sempre alla ricerca del prossimo stimolo.
Ma l'obiettivo finale è il Soma. Nel romanzo di Huxley, il Soma era una droga perfetta che offriva "vacanze dalla realtà" senza postumi. Oggi, il Soma non è una pillola; è l'assenza di conseguenze.
È la promessa della tecnologia moderna: una vita senza attrito.
Relazioni senza impegno (Tinder). Conoscenza senza studio (ChatGPT). Intrattenimento senza uscire di casa (Streaming/Metaverso).
Il problema è biologico: Un cervello che non deve lottare per una risposta si atrofizza. La resilienza non si scarica; si forgia nel fuoco della difficoltà.
L'Equazione Finale: La Morte di Eros
Qui arriviamo al punto più critico. Il filosofo sudcoreano Byung-Chul Han, in L'agonia di Eros, argomenta che abbiamo eliminato l'"Altro". Abbiamo eliminato l'alterità perché l'altro (la persona reale) è difficile, opaco e a volte fa male.
La mia tesi è che il sistema attuale — quello che potremmo chiamare la "Governance dello Zoo" — sta eliminando sistematicamente Eros dall'equazione umana.
Eros non è solo sesso. Eros è il Legame. È la forza che unisce e aggrega. È l'amore che richiede sacrificio, che fa male, che esige lealtà e costruzione.
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Nell'Universo 25, quando finì la lotta per il territorio, finì la cura della prole.
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Nel Mondo Nuovo di Huxley, il motto era "Ognuno appartiene a tutti gli altri", eliminando l'esclusività dell'amore per eliminare la sofferenza.
Ritirando l'attrito dalle nostre relazioni umane, ci rimane solo lo scambio di fluidi e dopamina. Diventiamo atomi solitari, molto facili da amministrare per uno Stato o un Algoritmo. Una società senza famiglie forti e senza legami profondi non è una società; è una massa di utenti gestiti.
Lupo o Carlino: La Decisione è Tua
Non scrivo questo dal pessimismo, né dall'anarchia. Non propongo di distruggere le macchine, ma di capirle per non essere addomesticati da esse.
La biologia ci dà una lezione finale. Il lupo (Canis lupus) e il cane carlino (pug) sono la stessa specie. Ma il lupo accetta il freddo, il rischio e l'incertezza in cambio della sua libertà. Il carlino è stato modificato geneticamente (design) per essere docile, dipendente e, in molti casi, incapaz di respirare senza difficoltà.
La tecnologia è progettata per trasformarci in Carlini.
La Sovranità Cognitiva è la decisione consapevole di continuare ad essere Lupi.
La vera ribellione nel XXI secolo non è bruciare cose per le strade. La vera ribellione è abbracciare l'attrito. È leggere il libro difficile per intero. È avere la conversazione scomoda faccia a faccia. È impegnarsi con una persona e con uno scopo anche se fa male.
È recuperare la capacità di sentire, pensare e soffrire per noi stessi. Perché quell'attrito, quel dolore e quello sforzo, sono l'unica prova che siamo ancora vivi e non siamo solo un dato in più nella simulazione.