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Spesso la motivazione viene considerata un dettaglio che completa il profilo professionale. In realtà, è la competenza chiave che lo definisce. Esistono diverse tipologie di motivazioni, tutte importanti per diventare persone e professionisti straordinari.


Probabilmente avete notato che spesso gli annunci di lavoro, dopo un elenco più o meno lungo di competenze richieste finiscono con una frase standard, tipo “la motivazione completa il profilo”. Questa frase mi fa sorridere da sempre.

Spesso la motivazione viene data per scontata oppure richiesta come una cosa in più, appunto una caratteristica che completa la persona. Una specie di ammazzacaffè che ti viene offerto dopo cena.

Io invece ho sempre pensato che questa caratteristica la persona, la definisce

Steven Kotler, autore dell'Arte dell'Impossibile, include la motivazione nel quartetto di competenze, insieme all’apprendimento, alla creatività e al flow, che conducono alle prestazioni straordinari. Grazie a questi 4 magici componenti l’impossibile diventa possibile. 

La grinta è una motivazione su larga scala, perché non è solo l’energia che ci serve per svolgere un compito difficile, ma anche l’energia che ci serve per avanzare nello svolgimento delle attività complesse, anno dopo anno.

La grinta non è da considerare come una singola competenza, ma ci sono ben 6 (sei!) tipologie di grinte:

1.      La grinta per perseverare: richiede forza di volontà, il mindset e la passione

2.      La grinta per controllare il nostro pensiero: include il dialogo interiore, la gratitudine, la mindfulness

3.      La grinta per affrontare la paura: anche per padroneggiarla e per usarla come la bussola

4.      La grinta per dare il meglio anche nelle condizioni peggiori

5.      La grinta per educare la debolezza

6.      La grinta per riposarsi

Spesso ci concentriamo solo sulla forza di volontà, di perseverare ad ogni circostanza, dimenticando altre grinte non meno importanti come saper riposarsi, saper affrontare le paure e di lavorare anche quando ci sentiamo giù fisicamente o psicologicamente.

Dopo la scuola superiore ho sostenuto gli esami d’ingresso nelle più prestigiose università di lingue a Kyiv. Selezioni rigide, borse di studio a numero chiuso, attese infinite.

Le risposte alla selezioni non arrivavano, il rischio di rimanere un anno a casa si faceva sempre più concreto. I dubbi si annodavano dentro la mia testa: avevo puntato troppo in alto? La mia grinta e la fiducia in me stessa mi portavano dove volevo oppure vi avrebbero fatto precipitare nel vuoto della vergogna?

Mentalmente mi ero preparata ad affrontare un anno di fermo, anche se in fondo temevo tantissimo la risposta negativa. Ho fatto un colloquio per un posto di segretaria commerciale, per avere un piano B.

Mi ricordo la sera della domenica di fine agosto, quando le nuvole dell’incertezza si sono fatte dense e pesanti. Non ho pianto solo perché non volevo far vedere ai miei genitori la disperazione che raschiava il mio cuore. Loro sono stati i miei fedeli sostenitori, avevano paura che io non potesse affrontare il risultato negativo. Avevo le risorse per affrontare un insuccesso? Avevo la grinta per ripartire e crearmi un percorso alternativo? Avevo le forze per attendere?

Quella Olghina, piena di tormenti, ha avuto la grinta di dire a se stessa: vai a dormire. Il mattino ha l’oro in bocca.

Il giorno successivo ho chiamato all’Università e ho appreso la notizia di essere stata ammessa alla facoltà di filologia inglese. Ho corso al lavoro di mia mamma per comunicarle la mia gioia. Al mio ritorno mio fratello mi ha buttato la frase: ti hanno chiamato dall’azienda dove avevi fatto il colloquio, ti vorrebbero assumere. 

Quella mattinata ha cambiato letteralmente la mia vita, proiettandomi nella dimensione universitaria, culturale e lavorativa della capitale in grandissimo fermento degli inizi duemila.

Quella mattinata ha fatto un’altra cosa impercettibile per gli altri per importantissima per me: la conferma del credere nel mio valore, di tenere un dialogo intimo con me stessa e di saper aspettare. Dei piccoli mattoncini che stavano formando il muro della personalità grintosa e motivata.


Pubblicato il 02 dicembre 2025

Olga Teliuk

Olga Teliuk / Account Manager ● Business Development ● B2B Sales ● Strategic Marketing ● Linguist

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