Ho conservato la curiosità per il mondo, anche se la sua deriva mi preoccupa. Vorrei che ci proseguirà i nostri passi, i giovani che rimarranno, potessero ritrovare un briciolo dell'entusiasmo che ha accompagnato quelli come me. Senza presunzione, ma faccio di tutto per cercare di esserfe un "cattivo maestro", con la speranza di riconsegnare a mia figlia, ed ai suoi coetanei, qualche appunto di viaggio da cui trarre le coordinate migliori per orientarsi nel millennio delle macchine. restauro e conservo con passione i concetti smarriti nel tempo che non hanno più appeal, le vecchie utopie del Novecento, e spero che a qualcuno prima o poi torneranno utili. So che sono li, nel cassetto, pronte all'uso.
Lo sciopero. Un’arma del Novecento?
Per vari motivi lo sciopero ha perso nel tempo parte della forza che aveva nel 1800 e nel 1900. Ma conserva ancora la sua valenza più importante. Invitare i lavoratori a scioperare significa chiedergli di decidere, di schierarsi e di compiere quindi un atto politico. Aderire ad uno sciopero, e rinunciare al salario della giornata, è una scelta consapevole; un contributo reale, attivo, compiuto con la speranza che la nostra azione possa incidere sui fatti. È questo il vero valore dello sciopero: la possibilità di essere protagonisti della propria vita e di fare concretamente qualcosa per cambiare il corso delle cose.