Go down

Superato il XX secolo, ci siamo trovati proiettati nel XXI con il crollo delle torri di New York, con guerre e terrorismi vari che da allora non ci hanno mai lasciato. Se si parte da questi fatti l'orizzonte e i suoi scenari futuri non possono che essere catastrofici. Forse per dimenticarcene abbiamo eletto il mondo online e delle IA come spazio vitale e di sopravvivenza. Mai come oggi molti vivono l'urgenza di un pensiero diverso, capace di cambiare le cornici di riferimento, i concetti divenuti luoghi conformisticamente comuni, le pratiche. Il cambiamento non può che passare attraverso il pensiero, ma questo pensiero non può non essere radicale, filosofico, un esercizio praticato da molti come vitale, necessario per (ri)tornare a respirare.


La radicalità è del pensiero, di quella follia che è il pensiero stesso nella sua straordinarietà e coraggio. La radicalità è del cuore, perché non è possibile essere insensibili alle immagini strazianti che arrivano da Gaza. La radicalità è dei comportamenti, perché mai come oggi è necessario ritornare a prendersi cura, di noi stessi e degli altri, del mondo e della natura e, nell’era della post-verità, anche della verità.

“𝒞𝒾ò 𝒸𝒽𝑒 𝒹à 𝓅𝒾ù 𝒶 𝓅𝑒𝓃𝓈𝒶𝓇𝑒, 𝓃𝑒𝓁 𝓃𝑜𝓈𝓉𝓇𝑜 𝓉𝑒𝓂𝓅𝑜 𝒸𝒽𝑒 𝒹à 𝒹𝒶 𝓅𝑒𝓃𝓈𝒶𝓇𝑒, è 𝒸𝒽𝑒 𝓃𝑜𝒾 𝓃𝑜𝓃 𝓅𝑒𝓃𝓈𝒾𝒶𝓂𝑜 𝒶𝓃𝒸𝑜𝓇𝒶” - (Heidegger – Che cosa significa pensare?)

Il pensiero radicale che vorrei caratterizzasse il 2025 è filosofico, è un pensiero praticato da alcuni (folli-saggi) che riguarda tutti. La radicalità non è da ricercarsi nelle università e nelle accademie, ormai vittime del loro conservatorismo e della loro benevolenza al conformismo e al potente di turno, ma nelle strade, nei molti che le frequentano e vivono sulla loro pelle l’urgenza del momento.

La necessità di un pensiero radicale nasce dal bisogno di verità, quella dei fatti, dei giornali e della informazione, ma soprattutto una verità capace di (ri)orientare le nostre vite, suggerendo nuovi modi consapevoli e generosi di pensare, di agire e di vivere.

Finita l’era degli influencer e delle loro moltitudini di follower, in crisi l’era dello storytelling, il 2025 potrebbe essere l’anno del pensiero vissuto che, nella realtà attuale fatta di precarietà, incertezza e impotenza, non potrà che essere radicale, nei contenuti e nella forma del prendere posizione, del fare delle scelte, per sé stessi e per gli altri.

Dentro il mondo perfetto disegnato dalle Intelligenze Artificiali, artatamente architettato e descritto dai suoi numerosi sacerdoti e innumerevoli fedeli, il pensiero radicale non può che insistere sulla vulnerabilità, limitatezza e finitezza umana (Valar Morghulis - “Tutti gli uomini devono morire”). Impegnati come sono a far funzionare bene ChatGPT e sorelle varie, aiutandole a costruire il loro mondo, molti sembrano avere dimenticato che il mondo nel quale vivono è in fase di esaurimento e chiede loro di impegnarsi per renderlo più vivibile per l’umanità.

Della radicalità qui espressa nel 2025 si farà carico la STULTIFERANAVIS htag(www.stultiferanavis.it).

L’iniziativa nasce da un’idea, sviluppata insieme a Francesco Varanini, radicale nella sua banalità: tutti sono legittimati a pensare, non lo fanno solo gli influencer, gli esperti, o i “grandi uomini”.

Il pensiero nasce sempre come possibilità e apprendimento. Si apprende ciò che ancora non pensiamo e poi lo si trasforma in concetti e parole, in scrittura. Per questo la nostra iniziativa è rivolta a chi vuole leggere, pensare, apprendere e scrivere (strumento potente di trasformazione e cambiamento).

Siete tutti invitati a bordo per un viaggio fatto di pensiero e di cura!

Come partecipare? Leggendo e scrivendo.

StultiferaBiblio

Carlo Mazzucchelli

Carlo Mazzucchelli / ⛵⛵ Leggo, scrivo, viaggio, dialogo e mi ritengo fortunato nel poterlo fare – STULTIFERANAVIS Co-founder

c.mazzucchelli@libero.it http://www.solotablet.it