La radicalità è del pensiero, di quella follia che è il pensiero stesso nella sua straordinarietà e coraggio. La radicalità è del cuore, perché non è possibile essere insensibili alle immagini strazianti che arrivano da Gaza. La radicalità è dei comportamenti, perché mai come oggi è necessario ritornare a prendersi cura, di noi stessi e degli altri, del mondo e della natura e, nell’era della post-verità, anche della verità.
“𝒞𝒾ò 𝒸𝒽𝑒 𝒹à 𝓅𝒾ù 𝒶 𝓅𝑒𝓃𝓈𝒶𝓇𝑒, 𝓃𝑒𝓁 𝓃𝑜𝓈𝓉𝓇𝑜 𝓉𝑒𝓂𝓅𝑜 𝒸𝒽𝑒 𝒹à 𝒹𝒶 𝓅𝑒𝓃𝓈𝒶𝓇𝑒, è 𝒸𝒽𝑒 𝓃𝑜𝒾 𝓃𝑜𝓃 𝓅𝑒𝓃𝓈𝒾𝒶𝓂𝑜 𝒶𝓃𝒸𝑜𝓇𝒶” - (Heidegger – Che cosa significa pensare?)
Il pensiero radicale che vorrei caratterizzasse il 2025 è filosofico, è un pensiero praticato da alcuni (folli-saggi) che riguarda tutti. La radicalità non è da ricercarsi nelle università e nelle accademie, ormai vittime del loro conservatorismo e della loro benevolenza al conformismo e al potente di turno, ma nelle strade, nei molti che le frequentano e vivono sulla loro pelle l’urgenza del momento.
La necessità di un pensiero radicale nasce dal bisogno di verità, quella dei fatti, dei giornali e della informazione, ma soprattutto una verità capace di (ri)orientare le nostre vite, suggerendo nuovi modi consapevoli e generosi di pensare, di agire e di vivere.
Finita l’era degli influencer e delle loro moltitudini di follower, in crisi l’era dello storytelling, il 2025 potrebbe essere l’anno del pensiero vissuto che, nella realtà attuale fatta di precarietà, incertezza e impotenza, non potrà che essere radicale, nei contenuti e nella forma del prendere posizione, del fare delle scelte, per sé stessi e per gli altri.
Dentro il mondo perfetto disegnato dalle Intelligenze Artificiali, artatamente architettato e descritto dai suoi numerosi sacerdoti e innumerevoli fedeli, il pensiero radicale non può che insistere sulla vulnerabilità, limitatezza e finitezza umana (Valar Morghulis - “Tutti gli uomini devono morire”). Impegnati come sono a far funzionare bene ChatGPT e sorelle varie, aiutandole a costruire il loro mondo, molti sembrano avere dimenticato che il mondo nel quale vivono è in fase di esaurimento e chiede loro di impegnarsi per renderlo più vivibile per l’umanità.
Della radicalità qui espressa nel 2025 si farà carico la STULTIFERANAVIS htag(www.stultiferanavis.it).
L’iniziativa nasce da un’idea, sviluppata insieme a Francesco Varanini, radicale nella sua banalità: tutti sono legittimati a pensare, non lo fanno solo gli influencer, gli esperti, o i “grandi uomini”.
Il pensiero nasce sempre come possibilità e apprendimento. Si apprende ciò che ancora non pensiamo e poi lo si trasforma in concetti e parole, in scrittura. Per questo la nostra iniziativa è rivolta a chi vuole leggere, pensare, apprendere e scrivere (strumento potente di trasformazione e cambiamento).
Siete tutti invitati a bordo per un viaggio fatto di pensiero e di cura!
Come partecipare? Leggendo e scrivendo.