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Per oltre 70 anni, l'integrazione europea ha portato pace, libertà e democrazia; responsabilità pubblica a livello transfrontaliero; e prosperità basata sulla cooperazione. Le istituzioni sovranazionali hanno temperato l'egoismo nazionale e sostenuto la dignità umana, ancorando l'Europa al bene comune e a un giusto ordine globale. Ma 𝐨𝐠𝐠𝐢 𝐢𝐥 𝐧𝐨𝐬𝐭𝐫𝐨 𝐩𝐫𝐨𝐠𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐬𝐭𝐚 𝐯𝐚𝐜𝐢𝐥𝐥𝐚𝐧𝐝𝐨.


La fiducia si sfilaccia. La burocrazia prolifera. Il modello post-Maastricht – di contrattazione d'élite, minimalismo intergovernativo e politica senza partecipazione – non riesce a realizzare le trasformazioni sistemiche che la nostra epoca richiede. E non può ispirare l'impegno pubblico su cui si basa l'integrazione europea. Con l'intensificarsi delle crisi climatiche, migratorie, energetiche e digitali, l'Europa risponde con discorsi in cui è necessaria un'azione coraggiosa e coordinata.

Non abbiamo bisogno di un altro ciclo di riforme.

Abbiamo bisogno di un nuovo metodo di integrazione, costruito attraverso uno sforzo condiviso, non attraverso il teatro politico. Dove una seria cooperazione crea una politica decente e le istituzioni emergono dalla pratica. Non dettati da politici di carriera, ma guidati da costruttori di sistemi incorporati dove il cambiamento avviene davvero: nelle città, nelle infrastrutture, negli ecosistemi e nelle catene di approvvigionamento. Persone che già costruiscono oltre i confini e i silos, creando soluzioni condivise per il bene di tutti.

Non abbiamo bisogno di un altro "progetto europeo".

Abbiamo bisogno di un'architettura del movimento: una meta-piattaforma che offra un'impalcatura strategica a coloro che sono già pionieri del cambiamento, nell'energia, nel digitale, nella salute, nell'istruzione e nel cibo. Un'infrastruttura per connettere, replicare il successo e trasformare l'innovazione in istituzioni durature. Alleanze che iniziano dove la politica vacilla: coltivando la prosperità condivisa e ravvivando la fiducia reciproca dal centro verso l'esterno.

Stiamo assemblando cinque pezzi chiave:
⚙️Una rete distribuita di leader sistemici in tutta Europa
⚙️Alleanze ecosistemiche che guidano la trasformazione per il bene comune
⚙️Interfacce che convertono l'innovazione in regolamentazione, finanziamento, approvvigionamento, governance condivisi
⚙️Una narrazione costruita su ciò che abbiamo realizzato, non sulle utopie
⚙️Una spina dorsale che ci permette di coordinarci, imparare gli uni dagli altri e agire con uno scopo strategico

Questa non è un'altra serie di SDG. È un appello al coraggio civico e all'impegno condiviso per la leadershipag del 21° secolo, radicata nella vera sussidiarietà e nello scopo morale.

E trascende l'Europa. L'America governa attraverso la forza militare e l'estrazione commerciale. La Cina attraverso il comando e il controllo. L'Europa deve dimostrare che un'altra forma di forza è possibile: che il potere può crescere attraverso la condivisione, che le istituzioni possono emergere dalla fiducia e che i valori umani non sono debolezza, ma la nostra fonte più profonda di forza collettiva.

L'Europa non sarà salvata da trattati migliori. Perché l'Europa non è mai stata solo una questione di regole, ma anche di noi.

Un'Europa migliore emergerà – e diventerà una luce per gli altri – solo se la costruiremo per chiamare l'umanità più alta l'uno nell'altro.

Se stai già costruendo, abbiamo bisogno di te.


Original English version

EUROPE NEEDS BUILDERS — NOT JUST BELIEVERS

For over 70 years, European integration has delivered peace, freedom, and democracy; public accountability across borders; and prosperity built on cooperation. Supranational institutions have tempered national self-interest and upheld human dignity—anchoring Europe to the common good and a just global order.

But today, our project is faltering.

Trust frays. Bureaucracy proliferates. The post-Maastricht model—of elite bargaining, intergovernmental minimalism, and policy without participation—fails to deliver the systemic transformations our age demands. And it cannot inspire the public commitment on which European integration relies. As climate, migration, energy, and digital crises intensify, Europe responds with speeches where bold, coordinated action is required.

We don't need another cycle of reforms.

We need a new method of integration—built through shared effort, not political theatre. Where earnest cooperation creates decent policy, and institutions emerge from practice. Not dictated by career politicians, but led by system-builders embedded where change really happens: in cities, infrastructures, ecosystems, and supply chains. People already building across borders and silos—crafting shared solutions for the good of all.

We don't need another "European project."

We need a movement architecture: a meta-platform that offers strategic scaffolding to those already pioneering change—in energy, digital, health, education, and food. An infrastructure to connect, replicate success, and transform innovation into durable institutions. Alliances that begin where politics falters: cultivating shared flourishing and reviving mutual trust from the middle out.

We're assembling five key pieces:
⚙️A distributed network of systemic leaders across Europe
⚙️Ecosystem alliances that drive transformation for the common good
⚙️Interfaces that convert innovation into shared regulation, funding, procurement, governance
⚙️A narrative built on what we've achieved, not utopias
⚙️A backbone that lets us coordinate, learn from each other, and act with strategic purpose

This isn't another set of SDGs. It's a call for civic courage and shared commitment to 21st-century hashtag#leadership —rooted in true subsidiarity and moral purpose.

And it transcends Europe. America governs through military force and commercial extraction. China through command and control. Europe must prove that another form of strength is possible: that power can grow by sharing, that institutions can emerge from trust, and that human values are not weakness—but our deepest source of collective strength.

Europe won’t be saved by better treaties. Because Europe has never been just about rules—it's always been about us.

A better Europe will emerge—and become a light to others—only if we build it to summon the highest humanity in one another.

If you’re already building, we need you.
Let’s craft hashtag#UnitedLeadersEurope —together.

Drop me a DM to join.

Pubblicato il 16 agosto 2025

Otti Vogt

Otti Vogt / Leadership for Good | Host Leaders For Humanity & Business For Humanity | Good Organisations Lab

otti.vogt@gmail.com