Dal 1998 sono Consulente di direzione con DOF Consulting, di cui dirigo dal 2018 il team commerciale. Mi occupo di consulenza e formazione in area gestione e sviluppo delle risorse umane. Seguo processi integrati di cambiamento organizzativo, affiancando aziende private e pubbliche in percorsi di sviluppo strategico e portando avanti interventi centrati sulla crescita delle competenze manageriali e delle soft skills.

Laureato in Filosofia e specializzato in Counseling aziendale, ho sviluppato una grande esperienza operando all'interno di multinazionali e creando modelli di sviluppo applicabili nei contesti più diversi. Ho contribuito a sviluppare tra l'altro il modello dei Circoli di Ascolto Organizzativo (per il Ministero della Funzione Pubblica, poi adottato in varie organizzazioni pubbliche e private come metodo di sviluppo interno partecipato) e il Social Game sulle competenze sociali e manageriali The Village.

Ho curato e scritto vari testi, tra cui Counseling per manager (2005), I circoli di ascolto organizzativo (2007), The Village (2011). Miei contributi sono apparsi su “Persone & conoscenze”, "Sviluppo e Organizzazione", “Il centauro” e nei volumi "Consulente e filosofo" e "Le aziende invisibili".

Faccio parte del Comitato di redazione della rivista di filosofia “Aut Aut”. Da molti anni mi occupo di traduzione di testi sulla leadership, collaborando prima con Etas editore e poi con Harvard Business Review Italia.


Ribellione, autoritarismo e crisi della realtà: rileggere 'The Rebel Sell'

Le teorie del complotto, il culto del leader forte, il disprezzo per la mediazione e il compromesso democratico sono diventati parte integrante del clima culturale dominante. In questo contesto, la domanda centrale è: com’è possibile che, mentre la coscienza critica si dichiara viva e attiva, il potere autoritario guadagni terreno? E come mai le forme culturali che si propongono come alternative sembrano così facilmente neutralizzate? È proprio da questo paradosso che partiva 'The Rebel Sell', il libro scritto nel 2004 da Joseph Heath e Andrew Potter. Heath e Potter toccano una questione più profonda: la confusione tra cultura e politica. Molti ritengono che scegliere un certo stile di vita equivalga a cambiare il mondo. Non mangiare carne, boicottare un marchio, indossare vestiti vintage o non avere un televisore vengono considerati atti politici. Ma questi gesti individuali non mettono in discussione le strutture di potere. 'The Rebel Sell' ci invita a riconoscere le illusioni che ci rassicurano e a fare i conti con la complessità del reale. In un’epoca in cui le democrazie si svuotano e le autarchie si rafforzano, la ribellione estetica non basta. Serve un ritorno alla critica istituzionale, alla pratica democratica, al pensiero articolato. Serve una nuova consapevolezza che unisce l’analisi culturale con l’azione politica, la denuncia simbolica con la riforma concreta.

Progetti di felicità: design, architettura, moda

Medito sulle parole di Italo Rota, grande architetto e costruttore di mondi, pensando a quanto possono continuare a parlarci. Da quando la casa in cui è nato è stata demolita, scrive, "tutto ciò che faccio è volutamente e inconsciamente effimero, introverso, portatile, rinchiuso in una valigia, un mondo interno opposto all'ossessione della nostra cultura occidentale che è stata quella di cambiare il mondo esterno".

Gilles Deleuze passato e futuro

Riprendere in mano gli autori che ti hanno formato significa sempre misurare la distanza rispetto a chi si è stati: è un esercizio di percezione della trasformazione personale. L’autore, con i suoi libri, rimane lì, come una specie di stella fissa, e tu ti rendi conto di aver cambiato la tua posizione. Le cose stanno davvero così? Un autore o un’autrice importanti continuano a mutare, se non altro perché i loro testi continuano a produrre effetti sul mondo.