Leggo sulla confezione di un latte italiano: BUONO DALL’ORIGINE.
Lo scopo di quella precisazione—“DALL’ORIGINE”—è di rassicurarci sul fatto che chi l’ha prodotto non ha dovuto aggiungere nulla, ma proprio nulla, al latte per renderlo buono: nessuna vitamina, nessun dolcificante, nessun colorante, nessun ingrediente chimico. Il latte nasce già buono alla mungitura.
Questo latte non è come gli altri tipi di latte che DIVENTANO BUONI perché vengono (chimicamente) trattati DOPO la mungitura. No, questo latte è già buono fin da quando esce dalle mammelle della mucca.
Fin qui, nulla di strano: non ho motivo di dubitare della veridicità di quanto quel “DALL’ORIGINE” sottintende.
Ma quel “DALL’ORIGINE” trascina con sé inevitabilmente (voglio dire: anche se chi l’ha scritta non lo voleva e magari neanche se l’immaginava) un non-detto, qualcosa che viene precluso alla nostra attenzione.
Pensateci bene: a cosa NON vi fa pensare quel “DALL’ORIGINE”? Ebbene, a ciò che è avvenuto PRIMA dell’ORIGINE, cioè, prima della mungitura: cosa la mucca ha mangiato, come è stata nutrita, le vaccinazioni che può aver ricevuto, dove è stata allevata, i gioiosi pascoli che può anche non aver mai visto….
Qualcuno potrà forse cavillare: guarda che ti sbagli, per ORIGINE s’intende il momento in cui la mucca è nata. Beh, anche in questo caso, l’espressione “DALL’ORIGINE” ci fa pensare solo a ciò che è avvenuto dopo l’ORIGINE, e non prima di essa. Non ci fa pensare a come sono stati ottenuti i mangimi che nutriranno la mucca, a come sono stati trattati i prati su cui essa (forse) si ciberà, a come è stata concepita la mucca, ai materiali usati per costruire la stalla dove sarà alloggiata la mucca, e così via.
Insomma, quel “DALL’ORIGINE” non ci fa pensare a tutto quello che, di BUONO o/e di CATTIVO, può essere successo alla mucca PRIMA—sia che con quel PRIMA uno intenda “PRIMA che dalle sue mammelle sgorgasse il latte BUONO”, sia che intenda “PRIMA che la mucca che fa il latte BUONO nascesse”.