Testi
Giustizia nei tempi digitali
Possiamo parlare di 'era digitale' ricordando che parliamo sia di causa che di effetto: l'economia, la finanza, la politica, gli interessi di una élite, generano una tecnologia. La tecnologia a sua volta determina economia, finanza, politica, cultura.
Vallo a spiegare a un gatto
Riflessioni inattuali sull’ora legale. Aual è il senso dell’ora legale? È davvero un bene per il nostro corpo, per i nostri equilibri? Un mio contributo sull'argomento, pensando al mio gatto.
Informazione come bene comune e pubblico
L'informazione come bene comune, pubblico, è un pilastro essenziale per la democrazia, la salute pubblica e lo sviluppo sostenibile. Lo è in tempi che al Nostroverso hanno sostituito i molteplici metaversi delle piattaforme digitali, hanno rotto il legame della prossimità fisica che sempre tiene insieme una società, hanno visto il diffondersi di sciami "di imbecilli", guidati dalla viralità malata e manipolata delle semplici informazioni, coltivata da influencer e guru vari che sulla informazione hanno investito il loro presente e futuro. L'informazione come bene pubblico è un concetto che sottolinea l'importanza dell'accesso libero e pluralistico alle notizie e ai dati, considerandoli essenziali per il funzionamento democratico della società e per il benessere collettivo. Questo approccio riconosce che l'informazione non è solo un diritto individuale, ma anche una risorsa condivisa che deve essere protetta e promossa. Per garantire la libertà, la pluralità e la veridicità dell’informazione è richiesto un impegno collettivo.
La corsa inutile e la gioia del cane. Sisifo rivisitato da un lupo
“Dobbiamo immaginare Sisifo felice.” (Albert Camus)
Il filosofo oggi non può che esercitare un sano anarchismo
"Il problema di come definire ciò che viene scritto mediamente sui social, mi tocca molto poco, ho imparato molto presto a nietzscheanamente distogliere lo sguardo. E' però il segno di un’epoca che scrive forsennatamente eppure dice molto poco, e non mi riferisco solo a ragazzini, adulti e vecchi sui social, ognuno con la propria dose di ridicolo che si porta addosso. Mi riferisco alla scrittura filosofica. Il buon vecchio stile filosofico, così vario e multiforme, così pirotecnico anche quando noioso, sembra avere subito il contraccolpo dei social, appiattendosi. Le case editrici, osano poco; quelle piccole non hanno potenza di fuoco. Gli scrittori, pur di essere pubblicati obbediscono a editor, agenti, correttori, suggeritori, uffici stampa ecc. I libri che abbiamo sottomano, sono tutti truccati, tutti depotenziati, ammesso che valgano qualcosa già in partenza."
Hypnocracy: arcano svelato e fact checking debunked
Come promesso, ecco la mia personale indagine su “Jianwei Xun”, un lavoro da profiler a caccia del killer, che racconto qui in due tappe. Risulterà anche un’operazione di debunking di un certo fact checking, accettando la sfida lanciata dal libro Hypnocracy, e dimostrando che il fact checking si può fare, se però esso stesso non è affetto da bias. Infatti l’esame dei fact checker non è privo di allucinazioni, errori e valutazioni sommarie, ma proposte come verità, tanto che sono state espresse con un certo dileggio per chi non le riconosce come tali.
Qualcosa su Simone Weil
Ma chi era veramente questa ragazza francese inclassificabile ? Una ragazza ricca, una ribelle, una filosofa, una professoressa, una scrittrice, un’operaia, una marxista, un’atea, un’ebrea, una cristiana ?
Contro la Repubblica Tecnologica: la nave, non il missile
Un saggio filosofico sull’intelligenza artificiale, la crisi dell’autorialità e la deriva bellica della tecnologia. Tra navi, missili e filosofi apocrifi, Fulcenzio Odussomai ci guida in un viaggio attraverso le soglie del potere e dell’immaginazione.
Sul “salire a bordo”
Il salire a bordo necessariamente richiede un qualche tipo di sforzo, di fatica, sacrificio, sufficienti a soverchiare - in un certo senso ad annullare - quella stessa forza che permette al dispositivo tecnico (la murata della la nave, le mura della fortificazione) di inscrivere un perimetro all’interno dell’elemento (mare o terreno che sia). Occorre cioè oltrepassare un margine, una estremità, un limite: non è sufficiente il “varcare” una soglia, occorre saltare il fossato, occorre scavalcare il muro di cinta: questo è salire a bordo.
Lev Tolstoj, appassionato pacifista
Tutta la vita e le opere di Lev Tolstoj sono attraversate dal contrasto stridente tra una vita ideale, buona ed innocente e la vita al servizio della società e delle convenienze, artificiosa se non crudele.
Non è il mare che decide dove devi andare, ma la rotta che scegli di seguire.
Tempesta. Nessuna rotta. Una nave alla deriva. È l’immagine perfetta di un progetto senza baseline. E non importa quante risorse hai o quanto sia preparato l’equipaggio: senza un punto fermo da cui misurare progressi e deviazioni, il rischio di fallire è altissimo. In questo articolo spiego cos’è una baseline, perché viene spesso sottovalutata e come può trasformare la gestione di un progetto da reattiva a strategica. Per chi vuole governare la complessità, non subirla. Per chi non affida la navigazione al caso.
Le poesie di Lavinia Capogna
Poesie che raccontano la vita giovane di una poetessa e di una scrittrice. Poesie che nascono da emozioni tradotte in parole, così come da emozioni nasce qualsiasi espressione artistica, dalla letteratura, al cinema. Poesie che toccano temi importanti come gli affetti, la speranza, l'amore, il dolore, la memoria e molto altro. Poesie ispirate a poeti come John Keats, Giacomo Leopardi, Emily Dickinson, Nazim Hikmet, Garcia Lorca e Paul Éluard
Hypnocracy: L’Esperimento di Carlo
Leggere il libro “Hypnocracy: Trump, Musk, and the Architecture of Reality”, o anche solo partecipare al dibattito che si sta animando intorno ad esso, è come immergersi in un film di David Lynch. Come nel film, anche nel libro ci si muove senza punti di riferimento stabili, tra piani che si sovrappongono e identità che si moltiplicano, fino a perdere il confine tra percezione e costruzione della realtà.
C’è ancora posto nella nostra medicina ufficiale per sistemi di cura alternativi?
Una lettura in chiave storico-evoluzionista dei sistemi di cura non è assolutamente in grado di spiegare la sopravvivenza di tutte quelle pratiche (religiose, magiche, esoteriche) che attraversano il tema della malattia e che continuano a elaborare ancora oggi in parallelo valori, rituali di guarigione e di sollievo al dolore che costituiscono un patrimonio condiviso in seno a vasti settori della società.
Klaus Mann e l'integrità intellettuale
Klaus Mann è stato uno scrittore tedesco poi statunitense di grande talento e uno degli intellettuali antifascisti più impegnati del Ventesimo secolo. La sua opera letteraria, composta in soli vent’anni, è molto vasta, comprende ben nove romanzi, sette commedie, racconti, molti saggi ed articoli su diversi temi, critiche letterarie, lucide analisi della situazione storica e politica del suo tempo in gran parte tradotta in italiano ma ancora non del tutto. La sua autobiografia, “La Svolta”, è uno dei documenti umani più belli ed interessanti del Ventesimo secolo. infatti in essa Klaus Mann non solo racconta la sua vita ma anche la storia sociale, politica e mondana della prima parte del suo secolo così come l'aveva vissuta lui. La sua famiglia lo poneva in una posizione intellettuale favorita in rapporto ad altri anche se invece, come vedremo, non lo fu a livello privato: suo padre era Thomas Mann, celebre romanziere e Premio Nobel 1929, suo zio Heinrich Mann, anche lui assai noto ed impegnato scrittore tra le cui opere c’era anche un romanzo dal quale venne tratto il famoso film “L’angelo azzurro” diretto dal regista Von Stenberg ed interpretato da Marlene Dietrich.
La libertà si conquista con la consapevolezza
La consapevolezza non è un punto di arrivo, ma un cammino fatto di curiosità, di umiltà intellettuale, di disponibilità a mettere in discussione persino le nostre convinzioni più radicate. È un movimento continuo che ci permette di attraversare la complessità senza esserne travolti.
Business Ethics and AI: A Wake-Up Call
Artificial Intelligence has been evolving for decades, mainly behind the scenes. However, the breakthrough and widespread availability of generative AI technologies like ChatGPT and Dall-E have catapulted this technology into the public eye, sparking enthusiasm and concern. Doomsayers warn that AI could lead to the end of humankind.1 While this may seem exaggerated, few would dispute that AI has the potential to inflict severe damage. This warrants attention from an ethical point of view in general and a business ethics point of view in particular.
Hypnocracy: in lucida trance, tra il vero e il falso
Leggere il libro “Hypnocracy: Trump, Musk, and the Architecture of Reality”, o anche solo partecipare al dibattito che si sta animando intorno ad esso, è come immergersi in un film di David Lynch, ovvero come ritrovarsi nei panni di Diane Selwyn dopo l’incidente su Mulholland Drive.
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I left academia ten years ago. My legacy? A monograph and some peer-reviewed articles. Mostly unread, I am afraid. It was pretty niche anyway.
Hypnocracy: una mappa concettuale per orientarsi
Leggere “Hypnocracy” di “Jianwei Xun” è un’esperienza straniante e, insieme, chiarificatrice. Il libro non si presta a una sintesi lineare, né a una lettura “a tesi”: è piuttosto un paesaggio mentale, una rete di concetti, immagini, frammenti teorici e intuizioni che si rincorrono, si sovrappongono e talvolta si contraddicono. Un testo che non si limita a descrivere un fenomeno, ma che tenta di farci vivere — nel modo stesso in cui è scritto — la condizione che analizza: quella di una realtà ipnotica, fluida, discontinua, priva di un centro.