A former business manager, philosopher and technologist, he is the founder of SoloTablet (www.solotablet.it), a Web project that since 2010 has promoted critical reflection on technology and its effects, aimed at (Techno)awareness, knowledge and responsibility. An expert in marketing, communication and management, he has worked in managerial and executive roles in Italian and in multinational companies with international responsibilities. Focused on innovation, he has implemented programs aimed at change and innovation, increasing the strategic value of the company's relational capital and customer loyalty, through cutting-edge technologies and innovative approaches. Journalist and storyteller, author of twenty-two books, trainer, speaker at conferences, seminars and conventions. He is an expert in the Internet, social networking, collaborative environments on the network and social network analysis tools. Always available to discuss and dialogue. STULTIFERA NAVIS co-founder.

Carezzare le parole che cambiano, e noi con loro

๐”๐ง ๐ฏ๐ข๐š๐ ๐ ๐ข๐จ ๐ญ๐ซ๐š ๐ฅ๐ž ๐ฉ๐š๐ซ๐จ๐ฅ๐ž, per andare oltre i loro significati attuali, anchilosati e fossilizzati, per imparare a conoscere il loro potere trasformativo e la loro capacitร  nel dare forma alla realtร  Ridando senso e significato alle parole si puรฒ ritrovare il senso รจ la via per essere umani, nelle parole, nei gesti, nei comportamenti e nelle relazioni. Si puรฒ cambiare il ritmo della propria vita e tornare a esistere davvero, veramente! Le parole oggi usate sono sempre piรน inadatte a raccontare la realtร  dellโ€™essere, chiedono con urgenza di assegnare loro nuovi significati, di essere rigenerate, di essere sempre (re)interpretate. Un modo per (ri)dare loro la ricchezza polisemica di cui sempre sono portatrici ed espressione. Il percorso di viaggio alla scoperta delle parole da accarezzare nasce dal libro ๐—ข๐—Ÿ๐—ง๐—ฅ๐—˜๐—ฃ๐—”๐—ฆ๐—ฆ๐—”๐—ฅ๐—˜ - ๐—œ๐—ป๐˜๐—ฟ๐—ฒ๐—ฐ๐—ฐ๐—ถ ๐—ฑ๐—ถ ๐—ฝ๐—ฎ๐—ฟ๐—ผ๐—น๐—ฒ ๐˜๐—ฟ๐—ฎ ๐—ฒ๐˜๐—ถ๐—ฐ๐—ฎ ๐—ฒ ๐˜๐—ฒ๐—ฐ๐—ป๐—ผ๐—น๐—ผ๐—ด๐—ถ๐—ฎ.

La tecnologia affascina. Piรน affascinante รจ la questione del nostro destino (Marco Salucci)

Lโ€™abuso di qualunque tecnologia diventa dannoso. Chiaramente un incidente dโ€™auto a 100 km/h avrร  conseguenze piรน gravi che a 30 km/h. Lโ€™introduzione di ogni nuova tecnologia ha sempre suscitato profezie di sventure, da parte di alcuni: anni fa si discuteva della questione della dipendenza dalla televisione, oggi di quella da cellulare. Intendo dire: discussioni simili esistevano giร  prima della diffusione dei dispositivi informatici. Immaginiamo un musicofilo che stia sempre chiuso nel suo studio ad ascoltare melodrammi: lo stimolo culturale a cui si espone sarร  certamente migliore di quello accessibile compulsando ossessivamente un telefono cellulare ma i suoi rapporti umani e il rapporto con la realtร  saranno comunque patologici. Alla fine abbiamo due problemi non uno: quello delle relazioni umane surrogate e quello dei contenuti. E il problema del mezzo viene dopo questi.

Le machine al lavoro, gli umani senza lavoro felici e contenti!

Dopo secoli di previsioni fantascientifiche sulle macchine intelligenti capaci di sostituire gli umani in molte attivitร  quotidiane, il momento della veritร  sembra essere vicino. Lโ€™automazione e lโ€™evoluzione tecnologica hanno determinato una nuova rivoluzione delle macchine con effetti sul lavoro, sul benessere e la prosperitร  di tutti. [๐€๐ซ๐ญ๐ข๐œ๐จ๐ฅ๐จ ๐ฌ๐œ๐ซ๐ข๐ญ๐ญ๐จ ๐ž ๐ฉ๐ฎ๐›๐›๐ฅ๐ข๐œ๐š๐ญ๐จ ๐ฅ๐š ๐ฉ๐ซ๐ข๐ฆ๐š ๐ฏ๐จ๐ฅ๐ญ๐š ๐ง๐ž๐ฅ ๐Ÿ๐ŸŽ๐Ÿ๐Ÿ’]

Ma in che mondi viviamo?

Moltitudini di persone vivono oggi, personalmente, professionalmente e politicamente, allegre e contente dentro i molteplici universi paralleli (compreso quello fattuale) che la tecnologia ha regalato loro.

La biblioteca come rifugio

In un mondo fake perchรจ pieno di fake, i rifugi nei quali trovare consolazione sono rimasti pochi. Uno di questi รจ la biblioteca, un luogo nel quale, chi ne possiede una, puรฒ ritirarsi e, chiusa la porta e staccato il cellulare, puรฒ ricongiungersi con sรจ stesso, attraverso i libri, le storie, e i racconti in essi contenuti, ricercare veritร  e testimonianze nel passato, verificare quanto siano false e manipolatorie che circolano nelle narrazioni dominanti, provare a capire se e quanto sia possibile dare un contributo personale, scrivendo storie, racconti, libri. Non per sรจ ma per ascoltare il proprio cuore e nutrire la mente, per dare speranza a una umanitร  che la speranza ha ormai perso da tempo, per suggerire temi e spunti per conversazioni che possano portare lo scambio dai mondi virtuali e vuoti della rete a quelli incarnati nei quali si ritorni a guardarsi negli occhi, a scrutare i volti e a parlarsi, anche con il proprio corpo.

Ipermoderni, ibridati, colonizzati

Lโ€™era della modernitร  รจ finita, quella della postmodernitร  non รจ mai progredita, forse perchรฉ silenziosamente si รจ affermata. Oggi siamo tutti diventati ipermoderni. Lo siamo diventati grazie alla tecnologia che rende tutto possibile, che ha sposato la tecno-scienza (scaduta ormai in scientismo) come strumento di dominio del mondo, che ci permette di sognare lโ€™accelerazione e la fuga in avanti, la potenza e la leggerezza dellโ€™essere, proprio quando dovremmo praticare, come esseri umani, la lentezza, la pazienza, la resistenza, lโ€™approfondimento, in generale una riflessione allargata, meditata e critica sul nostro essere e stare in questo mondo ipertecnologico e sempre meno umano.

Google AI Overviews, crollo dei click e Stultiferanavis

I motori di ricerca, per come li abbiamo conosciuti fino all'avvento e all'uso massificato delle IA generative, sono morti. Non solo per i nuovi modelli di business che stanno nascendo, ma anche per comportamenti sempre piรน diffusi di utenti piรน interessati alla soluzione che a continuare la ricerca. Una testimonianza di questo viene dall'attivazione di Google AI Overviews sul suo motore di ricerca. I click sui link si sono dimezzati con effetti su tutti coloro che introeno al motore di ricerca avevano costruito il loro guadagno e successo. Sorge la domanda: come mai gli accessi a questo progetto continuano a crescer, pur dentro un crollo di traffico organico? La risposta non รจ facile, tutti sono invitati a fornirne una.

Alla ricerca della propria voce

Tutti bravi a scrivere post, me compreso, tutti bravi a costruire narrazioni online, ma forse non ci accorgiamo di essere diventati sempre piรน afoni, senza voce, senza qualcosa da dire, da raccontare.

Il greenwashing della gentilezza

In questi tempi di guerra, di brutalitร  del linguaggio, di violenza diffusa e di rabbia trattenuta sempre pronta a manifestzioni emergenti e violente, parlare di gentilezza sembra un eufemismo. Eppure di gentilezza si continua a parlare. A volte perรฒ si ha la sensazione che, sulla gentilezza, sia in atto un esercizio meditato e diffuso di semplice "washing" o semplicemente un suo uso puramente utilitaristico e produttivistico.

Leggere alimenta il tuo cervello

Abbandonare lo schermo per un libro puรฒ essere missione impossibile ma se si riesce a farlo si avrร  l'opportunitร  di scoprire nuove dimensioni del tempo, nuovi significati delle parole e dei concetti, nuove e maggiori analogie, concetti e categorie concettuali e cognitive, nuovi pensieri e di sperimentare la capacitร  di pensare il proprio pensiero e di vedere i pensieri dell'altro.

No al colonialismo algoritmico

La lettura di alcuni post sugli LLM e le lA mi hanno ricordato un testo scritto nel 2024 dopo una serata passata in centro a Milano. Vi si parlava di cose diverse anche di colonizzazione, che oggi sperimentiamo politicamente, culturalmente e tecnologicamente. La colonizzazione vincente, a questo ho pensato leggendo i post, รจ quella dell'IA. Viene realizzata con narrazioni convincenti, acculturate, filosofiche, finalizzate a celebrare le meraviglie dell'IA e il loro progredire.

Qui Terra! Umani abbiamo un problema!

I primi ad averne contezza sono super-uomini, ricchissimi e in controllo del mondo, che da tempo stanno cercando delle vie per la loro sopravvivenza futura, chi costruendo bunker in Nuova Zelanda (si dice Zuckerberg, Thiel e altri), chi pianificando una migrazione su Marte (Musk ma non รจ il solo), resa oggi โ€œappealingโ€ dalla scoperta di mari sotterranei di acqua, non si sa ancora se potabile o salata.

Tempi moderni: vivere alla fine dei tempi

Un articolo scritto nel 2012 e pubblicato sul mio portale SoloTablet (www.solotablet,it). Conteneva brevi riflessioni a partire da un articolo intervista pubblicato su la Repubblica. Ad essere intervistata una filosofa, Myriam Revault d'Allones che aveva pubblicato in Francia un libro (La crise sans fin) nel quale si interrogava sulla crisi che stiamo vivendo come un sintomo di qualcosa d'altro. Un qualcosa che tocca il nostro modo di vivere completamente immersi nel presente e che ha eliminato il passato (cultura e tradizione) e sta rendendo impossibile ( nella percezione collettiva) il futuro. Lo ripubblico qui perchรจ penso possa essere ancora attuale e di interesse comune.

Pensiero critico, laterale

Io sono un Baby Boomer, ho incontrato il pensiero laterale di De Bono negli anni 90โ€™ e ho usato i suoi sei cappelli per pensare per rendere interessanti e interattivi i molti corsi e seminari aziendali che tenevo. Le nuove generazioni dei Millennial del pensiero laterale forse non sanno nulla, forse non hanno neppure calzato o sperimentato i sei cappelli sopra menzionati. Baby Boomer e generazioni successive possono perรฒ far ricorso al pensiero critico, per usarlo, anche in modo laterale, nel cercare di interpretare, comprendere e cambiare la realtร  nella quale si trovano ad agire.