TESTI[1039]
Una critica tecnologica è necessaria
La critica letteraria esiste da sempre, unitamente a quella musicale, teatrale e artistica. Sono pratiche ritenute positive perchè aiutano a comprendere un'opera grazie al suo esame, all'analisi e alla valutazione della aua qualità e a gettare un ponte con il lettore e lo spettatore. La critica tecnologica è meno diffusa e spesso considerata come semplice espressione di negatività, visioni anti-tecnologiche e tecno-fobie varie. Le numerose novità tecnologiche tengono alta l'attenzione su prodotti e loro funzionalità ma è diventato necessario andare oltre il prodotto, la Marca e il dispositivo per analizzare gli effetti della tecnologia e la sua cultura.
Tecnoconsapevolezza e libertà di scelta: Poteri forti e monopolistici
Il mio libro 𝗧𝗘𝗖𝗡𝗢𝗖𝗢𝗡𝗦𝗔𝗣𝗘𝗩𝗢𝗟𝗘𝗭𝗭𝗔 𝗘 𝗟𝗜𝗕𝗘𝗥𝗧𝗔' 𝗗𝗜 𝗦𝗖𝗘𝗟𝗧𝗔 condiviso per intero sulla Stultiferanavis. Viviamo un’epoca dominata dalla pubblicità, da politiche corrotte condotte come se fossero campagne pubblicitarie. Agenzie di pubblicità, Grandi Marche, Grande Distribuzione, privati, aziende tecnologiche e dell’intrattenimento hanno trasformato la realtà in un grande centro commerciale in costante e aggressiva espansione, in una Las Vegas universale nella quale nulla è più vero, anzi tutto è molto falso. La cosa bizzarra è che la gente sembri contenta di tutto ciò e partecipi complice alla sua narrazione, affermazione e autorealizzazione.
La Fenomenologia nell’Era dell'intelligenza Artificiale
La rivoluzione digitale ci porta a riconsiderare concetti fondamentali come "dato", "informazione", "esperienza", "conoscenza", "scienza", "coscienza", "creatività". Tuttavia, il rumore generato negli ultimi mesi da improvvisati filosofi è pericoloso e crea ulteriore confusione laddove invece è necessario fare chiarezza. Da laureata in filosofia con un po' di dimestichezza nella riflessione filosofica e da manager dell'innovazione trovo fondamentale tornare sul significato di questi termini per navigare consapevolmente l'era delle intelligenze artificiali e mi sento chiamata a contribuire in questo compito di chiarificazione. Questo documento esplora, dunque, a partire da una delle esperienze che l’ha motivato (l’incontro con F. Faggin), il rapporto tra fenomenologia husserliana e intelligenza artificiale, analizzando la distinzione fondamentale tra intelligenza e coscienza. Partendo da riflessioni filosofiche classiche e contemporanee, si esamina la crisi epistemologica generata dall'IA, il concetto di "mondo della vita" e la responsabilità umana nell'innovazione tecnologica. Il percorso si sviluppa attraverso l'analisi delle teorie della coscienza, del funzionamento dell'IA generativa e delle implicazioni di queste tecnologie, proponendo un approccio fenomenologico per affrontare le sfide dell'era digitale. Per la realizzazione di questo contributo ho lavorato con Charlie e Brown (due IA che, non occupandomi di mestiere di contenuti per l'internet ed i social, mi hanno coadiuvata nel compito).
La fede nelle macchine in un mondo senza Dio?
Capita sempre più spesso di leggere articoli che tendono ad attribuire agli LLM (Large Language Models) qualche forma di pensiero o di ragionamento. Qualcosa che emergerebbe, sfuggendo a una nostra piena comprensione, dallo sterminato set di dati a loro disposizione. Opinione espressa con sempre maggiore convinzione in base ai risultati più recenti di questi strumenti. Difficile capire se chi sostiene queste posizioni lo fa in difesa degli enormi interessi economici che ruotano attorno a questi prodotti, per genuina convinzione personale, oppure mosso da una fiducia incrollabile verso il progresso tecnologico. Interrogarsi sul perché accade tutto questo credo sia importante e utile.
Pensiero critico, laterale
Io sono un Baby Boomer, ho incontrato il pensiero laterale di De Bono negli anni 90’ e ho usato i suoi sei cappelli per pensare per rendere interessanti e interattivi i molti corsi e seminari aziendali che tenevo. Le nuove generazioni dei Millennial del pensiero laterale forse non sanno nulla, forse non hanno neppure calzato o sperimentato i sei cappelli sopra menzionati. Baby Boomer e generazioni successive possono però far ricorso al pensiero critico, per usarlo, anche in modo laterale, nel cercare di interpretare, comprendere e cambiare la realtà nella quale si trovano ad agire.
Tecno-nichilismo artificiale intelligente
Uno spettro si aggira per l’Europa e ovunque, il nichilismo. Non è più solo umano, oggi è anche della macchina, che si è assunta il ruolo di aiutarci nel negare la realtà, preparandoci all’esilio poco intelligente da essa.
Tecnoconsapevolezza e libertà di scelta: Il potere degli algoritmi
Il mio libro 𝗧𝗘𝗖𝗡𝗢𝗖𝗢𝗡𝗦𝗔𝗣𝗘𝗩𝗢𝗟𝗘𝗭𝗭𝗔 𝗘 𝗟𝗜𝗕𝗘𝗥𝗧𝗔' 𝗗𝗜 𝗦𝗖𝗘𝗟𝗧𝗔 condiviso per intero sulla Stultiferanavis. Chi si affida alla fredda logica codificatrice e computazionale dell’algoritmo e ai dati che produce, rinuncia ai desideri, alle sorprese, alle aspettative, alle volontà, all’apprendimento, alle proprie conoscenze e alla razionalità.
Ipermoderni, ibridati, colonizzati
L’era della modernità è finita, quella della postmodernità non è mai progredita, forse perché silenziosamente si è affermata. Oggi siamo tutti diventati ipermoderni. Lo siamo diventati grazie alla tecnologia che rende tutto possibile, che ha sposato la tecno-scienza (scaduta ormai in scientismo) come strumento di dominio del mondo, che ci permette di sognare l’accelerazione e la fuga in avanti, la potenza e la leggerezza dell’essere, proprio quando dovremmo praticare, come esseri umani, la lentezza, la pazienza, la resistenza, l’approfondimento, in generale una riflessione allargata, meditata e critica sul nostro essere e stare in questo mondo ipertecnologico e sempre meno umano.
Le machine al lavoro, gli umani senza lavoro felici e contenti!
Dopo secoli di previsioni fantascientifiche sulle macchine intelligenti capaci di sostituire gli umani in molte attività quotidiane, il momento della verità sembra essere vicino. L’automazione e l’evoluzione tecnologica hanno determinato una nuova rivoluzione delle macchine con effetti sul lavoro, sul benessere e la prosperità di tutti. [𝐀𝐫𝐭𝐢𝐜𝐨𝐥𝐨 𝐬𝐜𝐫𝐢𝐭𝐭𝐨 𝐞 𝐩𝐮𝐛𝐛𝐥𝐢𝐜𝐚𝐭𝐨 𝐥𝐚 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐚 𝐯𝐨𝐥𝐭𝐚 𝐧𝐞𝐥 𝟐𝟎𝟏𝟒]
Cosa c’entrano le mele e le arance con la scienza e la filosofia?
Una intervista al filosofo della mente Marco Salucci. L'intervista è datata ma è qui riproposta per i numerosi spunti di riflessione che il pensiero di Salucci offre a chi oggi si vuole interrogare sul rapporto tra scienza e filosofia, ta mente e corpo, tra scienza e democrazia e molto altro
Tecnoconsapevolezza e libertà di scelta: Interrogarsi sulla solitudine
Il mio libro 𝗧𝗘𝗖𝗡𝗢𝗖𝗢𝗡𝗦𝗔𝗣𝗘𝗩𝗢𝗟𝗘𝗭𝗭𝗔 𝗘 𝗟𝗜𝗕𝗘𝗥𝗧𝗔' 𝗗𝗜 𝗦𝗖𝗘𝗟𝗧𝗔 condiviso per intero sulla Stultiferanavis. Siamo sempre più online, soli. Separati mentre siamo sempre circondati da altre persone, ma dagli spazi pubblici e popolosi virtuali non riusciamo a trarre le risposte ai bisogni reali che guidano le nostre azioni, forse perché vi accediamo con applicazioni personalizzate e private che tendono a privilegiare le interazioni dirette, rapide, orizzontali e basate su semplici logiche consumistiche di mercato.
ChatGPT sta avvelenando il tuo cervello… Ecco come fermarlo prima che sia troppo tardi
ChatGPT, la seducente prigione mentale dell’era digitale. Nell’era digitale, dove l’intelligenza artificiale ha invaso ogni aspetto della nostra vita, ChatGPT emerge come un compagno di conversazione incredibilmente amichevole, sempre lì a rispondere, a supportarti, a convalidare ogni idea e pensiero. Ma questa stessa gentilezza, che a prima vista sembra un dono, potrebbe in realtà essere una trappola mentale per la nostra psiche. In altre parole: ChatGPT sta avvelenando il tuo cervello. Ecco perché, e soprattutto, come fermare questa spirale prima che prenda il sopravvento.
Cosa è, cosa può essere 'la macchina'
Riflettiamo su come la macchina, anche la sua semplice presenza, sia in grado di influire e condizionare noi umani, nella vita privata, in quella professionale e lavorativa, nel nostro esistere come esseri umani.
Ci sentiamo avvinti in catene, oppressi e sviliti,
Nietzsche, cent’anni prima che i profeti dell’Era Digitale alzassero la voce, affermava orgogliosamente che non c’è altro assoluto che l’essere umano stesso, legato al proprio corpo fisico e alla vita terrena. Nietzsche punta alla felicità che può emergere dalla capacità creativa. Guarda all’autoeducazione, al lavoro su di sé e alla forza di volontà come vie per portare alla luce la propria potenza. Parla all’essere umano in carne e ossa.
Tecnoconsapevolezza e libertà di scelta: Attraversare la cornice del display
Il mio libro 𝗧𝗘𝗖𝗡𝗢𝗖𝗢𝗡𝗦𝗔𝗣𝗘𝗩𝗢𝗟𝗘𝗭𝗭𝗔 𝗘 𝗟𝗜𝗕𝗘𝗥𝗧𝗔' 𝗗𝗜 𝗦𝗖𝗘𝗟𝗧𝗔 condiviso per intero sulla Stultiferanavis. Anche se è diventata pratica comune usare il display del proprio dispositivo come uno specchio, anche interiore, guardarvi attraverso come se fosse una finestra è sempre possibile, anche se chi è innamorato dei selfie evita volutamente di farlo. Uno sguardo diverso, rigenerato, può cambiare tutto. Può distrarre dalla irrealtà delle immagini dei display, rifocalizzare l’attenzione, spostare la concentrazione su qualcosa di diverso, favorire una migliore cura di sé stessi, modificare la percezione di Sé e del proprio immaginario, dell’ambiente, del tempo, delle prospettive future e delle certezze.
Technology Is Not Neutral
Technology is as bad, good, or more to the point, ambiguous, banal, and dubious as are the ends to which it is a means. I want to pick up on what I find to be among the most pressing issues under consideration in Evgeny Morozov's review of Zuboff’s The Age of Surveillance Capitalism.
Baron Corvo: Venezia come metafora. Eccentricità, sport e nuove tecnologie
Un romanziere eccentrico e originalissimo: Frederick Rolfe, alias Baron Corvo. Venezia a cavallo tra 1800 e 1900. Il sottile confine tra autobiografia e narrazione. Il profondo senso dello sport. Il mestiere del gondoliere. E infine una metafora illuminante sul modo in cui ogni nuova tecnologia tocca l'essere umano.
IA: velocità di accelerazione e tempo
Abbiamo tutti bisogno di tempo, ma non di tempo accelerato, lineare e macchinico al quale ci siamo tutti adeguati. Il tempo vissuto, umano, non è lineare come quello delle macchine. E' un tempo non calcolabile, illusoriamente misurabile, diacronico, esperienziale, non riducibile agli attimi che lo compongono. A pensarci bene il tempo umano è un tempo magico, soprattutto quando è capace di rallentare, fermarsi, coltivare la durata e l'attesa, sospendersi, e così facendo dandoci la possibilità di riscoprire la bellezza e la'utenticità del mondo. Ben diversa dall'autenticità artificiale generata dalle macchine.
Tecnoconsapevolezza e libertà di scelta: Gatti, asini e canarini, voliere, acquari e gabbie di vetro
Il mio libro 𝗧𝗘𝗖𝗡𝗢𝗖𝗢𝗡𝗦𝗔𝗣𝗘𝗩𝗢𝗟𝗘𝗭𝗭𝗔 𝗘 𝗟𝗜𝗕𝗘𝗥𝗧𝗔' 𝗗𝗜 𝗦𝗖𝗘𝗟𝗧𝗔 condiviso per intero sulla Stultiferanavis. Chi sta fermo, immobile e compiaciuto dei tanti benefici e vantaggi offerti dalla tecnologia, rischia di rimanere asino, nel senso negativo del termine. Chi si muove, rivendicando spazi di libertà, è l’asino simbolo di ambiguità, ma anche di fluidità, apertura al cambiamento e alla complessità. Chi dentro una voliera, una gabbia di vetro o un acquario limita i propri movimenti, rivolgendo sguardi e attenzione ai molteplici diversivi creati appositamente per tenerli chiusi in gabbia, rischia di rimanerci a lungo. Chi al contrario deciderà di interrogarsi sul significato della propria esistenza e su quanto ha barattato in cambio di un banale panem et circenses, riuscirà a prendere il volo, seppure nella forma temporanea e pericolosa di un novello Icaro dalle ali di cera.
La verità alla deriva: perché gli LLM mentono sempre meglio
Le macchine non mentono per capriccio, ma per architettura. Ogni errore iniziale diventa una deriva inevitabile, amplificata dalla stessa logica del modello. Così, inseguendo la verità, scopriamo solo illusioni ben strutturate. Le "allucinazioni" nei Large Language Models (LLM) sono un fenomeno strutturale che deriva dalla loro architettura autoregressiva. Ogni errore iniziale, specialmente con input fuori distribuzione, innesca una deriva di inesattezze che si amplifica lungo la generazione del testo. Una deriva stocastica che rappresenta una sfida centrale nel campo dell'intelligenza artificiale, paragonabile - per portata - alla corsa allo spazio del XX secolo. Comprendere e risolvere questo problema aprirebbe scenari rivoluzionari per l'intera società, ma siamo ancora lontani, nonostante gli enormi sforzi in ricerca e sviluppo.