Oltre l’illusione del presente: identità, narrazione e la ricerca del sé in un mondo iperconnesso

L’articolo esplora la crisi dell’identità nell’era digitale, la frammentazione del tempo e la perdita della narrazione. Riflette sull’illusione dell’immagine pubblica, sulla solitudine come strumento di conoscenza e sulla necessità di rallentare per riscoprire un senso autentico, al di là dell’ansia da prestazione e della crescita infinita.

Quale futuro per il lavoro ibrido?

Come i pesci di David Foster Wallace, che non s’interrogano sull’acqua in cui nuotano, anche un nostro antico progenitore non avrebbe compreso la p...

Immanenza e trascendenza del Sapiens

Tutta la Storia del genere umano è una continua affermazione di potenza materica, nessun passo avanti risolutivo è stato fatto in ordine sociale/esistenziale se non per brevi temporalità o con vaghe sfumature astratte di trascendenza surrogata.

I libri, nostri compagni di viaggio

I libri sono più di un'evasione: sono una via di ritorno a noi stessi. In loro troviamo non solo la fuga dal presente, ma gli strumenti per affrontarlo con rinnovata forza. Sono specchi magici che riflettono non solo ciò che siamo, ma ciò che potremmo diventare. E in questo potenziale di trasformazione risiede il loro più grande dono: la promessa che, attraverso le parole, possiamo sempre ricominciare, sempre rinascere, sempre ritrovare la strada verso casa.

Gli hippie svizzeri del monte verità

Monte Verità, il cui nome, in origine, è monte Monescia, è una collina sopra Ascona, nel Canton Ticino, Svizzera. Ha assunto il nome di Monte Verità nei primi decenni del XX secolo quando vi è stata fondata una comunità eterogenea di persone accomunate da aspirazioni e ideali utopisti, vegetariani, naturisti, teosofici.

Critical Thinking and Transilience: Possible Answers to Invisible Poverty

A paper that highlight the importance of a theoretical key, with strong references to the current Italian and European social context, which analyses poverty as a complex and multidimensional phenomenon, rooted in the interdependence between economic, cultural and social factors. Such poverty, defined for this reason as invisible, hinders access to tools for understanding and transforming reality and has deep cultural roots, of which disinformation is only one aspect.

Bauta, la maschera della libertà

Manca poco ormai. Siamo alle porte del Carnevale, una delle feste pagane più attese e suggestive dell’anno, le cui origini sono da ricercare nella notte dei tempi: da quel che sappiamo infatti già gli antichi egizi rendevano un tributo alla dea Iside con feste in maschera. L’obiettivo è quello di dimenticarsi per un breve periodo di tempo degli affanni quotidiani, dei ruoli ricoperti per indossare vestiti diversi, più comodi, colorati e trasgressivi, sganciandosi dalle consuetudini, dalle regole, dai doveri e dalle responsabilità richieste dalla società. Largo allo scherzo, alla burla, alla trasgressione alla libertà di abbandonarsi al piacere, alla goliardia e ad un disinibito divertimento. Protagoniste assolute del Carnevale sono le maschere, simbolo di un temporaneo rovesciamento dell’ordine precostituito, scherno nei confronti dei potenti ma anche rappresentazione dei vizi dei tipi umani, simbolo di mistero ed espressione profonda dei lati più intimi di un individuo. Ogni zona, ogni Paese possiede la sua maschera tradizionale. Ma fra tante una appare speciale e misteriosa…

La dimensione umana, spirituale, relazionale e comunitaria sono decisive.

La STULTIFERANAVIS è salpata senza destinazioni e porti di arrivo predefiniti, con nessuna meta precisa. E' nata come iniziativa transdisciplinare, aperta e ospitale, L'ospitalità è rivolta anche a persone portatrici di pensieri e visioni del mondo tra loro diversi. La sua stessa navigazione racconta di un'apertura al dialogo, al confronto lucido e franco. E' un modo per differenziarsi dal pensiero omologato di tempi conformistici che con le loro camere dell'eco aspirano al così fan tutti dell'inconscio tecnologico e al dominio dell'uguale. A questo approccio di apertura si collega l'intervista che segue. Una intervista che nasce dalla lettura del libro dell'autore e dal desiderio di provare a dialogare a partire da punti di vista e visioni del mondo differenti.

Tempi strani

Se solo abbiamo la forza d'animo di guardare con sincerità dentro noi stessi e, con coraggio, oltre noi stessi, al di fuori di noi, sappiamo perfettamente di vivere tempi strani, assurdi, costantemente sull’orlo del caos, sempre in bilico, dentro “zone critiche*” delle quali sappiamo poco o non vogliamo sapere nulla.

Il self-reliance nell'opera di Thoreau

Walden ovvero "𝐕𝐢𝐭𝐚 𝐧𝐞𝐢 𝐛𝐨𝐬𝐜𝐡𝐢" fu riscritto ben sette volte prima della pubblicazione avvenuta nel 1854, ma in seguito Walden fu per Thoreau il libro di maggior successo. Tale testo è un’opera autobiografica, un resoconto dell'avventura del suo autore che dedicò ben due anni, due mesi e due giorni della propria vita (1845-1847) a vivere nei boschi per entrare in contatto con la natura e meditare sulla vita. Un viaggio introspettivo, una ricerca della felicità nella solitudine e di un rapporto intimo con la natura al fine di ritrovare se stesso in una società fondata solo su logiche di mercato che non rappresentavano ai suoi occhi i veri valori da seguire.

Sapienza metafisica e desiderio di felicità. i rapporti tra filosofia e vita

La filosofia, molto spesso, è considerata un’attività senza senso, un’elucubrazione mentale priva di un concreto referente reale. In modo particolare in un contesto sociale come quello attuale, il cui interesse primario è rappresentato dalle questioni economiche, dall’equilibrio dei bilanci degli Stati, dal risultato pratico immediato et similia, la filosofia ha ancor meno spazio: si può dire che l’interesse per la filosofia diminuisce quanto più aumenta l’interesse (in molti casi ossessivo) per le questioni suddette.

Carpe librum

Nel vasto panorama della conoscenza umana, questa frase emerge come un imperativo esistenziale che trascende il semplice atto di leggere. "Carpe librum" risuona come un'eco moderna dell'antico "Carpe diem" di Orazio, ma mentre quest'ultimo ci esorta a cogliere il momento presente, confidando poco nel domani, il primo ci invita a impossessarci di quella particolare forma di eternità che solo i libri sanno offrire.

A chi serve la McMindfulness ?

Negli ultimi anni la psicologia del lavoro sta riservando alla Mindfulness un’attenzione sempre crescente. Questa pratica sta conoscendo un notevole sviluppo nel campo della formazione aziendale tanto da indurre, compagnie leader nei diversi settori, ad investire risorse sempre maggiori. L’intento è quello di fornire ai propri dipendenti, strumenti concreti per affrontare al meglio i complessi stimoli quotidiani; rispondere agli stessi in modo consapevole e non automatico.

La storia di Billy Milligan. Riflessioni sull’identità multipla

Non ci è dato sapere come sia andata veramente nel caso di Billy Milligan, ma leggendo la sua storia forse è lecito azzardare che nell’uomo non c’è un’unicità dell’essere e che in lui esistono tante parti e tanti ruoli più o meno autentici, più o meno costruiti. Billy Milligan è forse l’espressione massima della rappresentazione delle molteplici parti dell’essere che pensano e agiscono “materializzandosi” in modo frammentato, estemporaneo, liquido. Ciò avendo comunque consapevolezza dell’attendibilità medica e scientifica della patologia vera e propria. Una stanza piena di gente di Daniel Keyes è un libro originale ed avvincente che fa pensare e solleva tanti interrogativi sul famoso caso di Billy Milligan, sull’identità multipla e sull’interpretazione che ne viene fatta nei diversi campi di studio.

L'alchimia dell'essere: esperienze, ambiente e letture.

Quello che siamo non è un dato immutabile o predeterminato, ma un mistero affascinante, un intreccio delicato che si trasforma continuamente. Siamo il risultato di un'alchimia complessa fra tre dimensioni fondamentali dell'esperienza umana.

American exceptionalism

In the long history of humanity the perverse couple formed by Donald Trump and Ayn Rand are not the first to hit the dance floor. But they may be the last since to join them in their embrace the most frenetic dancer : Elon Musk. It may be the last, not because humanity will gradually come out of its follies but because humanity risks disappearing at least a good part of humanity, children first. Donald Trump was a president who has taken all the powers. He has systematically abolished the laws and regulations already in place to protect the planet. He has shut down all research on the greenhouse effect. When Donald Trump was asked when he got out of if he was not thinking about the children who will pay the price for his policies, he shrugged and said: this is their problem, I do not care. In twenty years I will be dead.

Emilio

Nell'era dello storytelling rumoroso e della narrazione vuota, dominata da impulsi marketing e propagandistici, viviamo la crisi dell'esperienza narrativa, evidenziata dalla scomparsa di racconti, con il loro contenuto (contributo) di senso, di vissuto, e di orientamento. Quello che segue è un vecchio racconto di formazione dell'autore. Un racconto ìn senso proprio, con una sua durata nerrativa che nulla ha a che fare con la tanta informazione a cui siamo oggi tutti costantemente eposti. Ferrsi a leggere, prendersi tempo, prestare attenzione è un modo salutare per vivere il presente e rilassare la mente, ormai occupata dalla molteplicità, ripetitività e occupazione psichica delle cosiddette narrazioni.