(AI) - Addio Internauti

Tutti possono oggi operare per favorire conoscenza, consapevolezza, responsabilità e cittadinanza attiva. Più le voci minoritarie faranno massa e maggiore sarà la possibilità che la pioggia diventi nuovamente cristallina, capace di rinfrescare un suolo ormai da tempo inaridito e bruciato dal sole.

La tecnologia deve essere centrata sull'uomo

"[...] stiamo entrando nello stadio ultimo della tecnologia, intesa non più come discorso sulla tecnica, ma in quanto termine che prende atto della sua facoltà di proferire verbo, proferire logos, al solo scopo però di garantire il vero. Questo potere costituisce la principale caratteristica di quella che viene definita intelligenza artificiale e che determina poi tutte le funzioni che le vengono attribuite. [...] la tecnologia riveste un potere ingiuntivo [...] l'umanità si sta rapidamente dotando di un organo che la spossessa di sè stessa, del suo diritto di decidere, con coscienza e responsabilità, le cose che lo riguardano ...l'intelligenza artificiale è la punta dell'iceberg di tutte le tecnologie.." - Éric Sadin

Una esistenza umana tamagotchi

Una riflessione sulle intelligenze artificiali. La vita reale non è quella raccontata. Parole, descrizioni, testi, segni e immagini prodotti dalle IA non configurano la realtà, sono limitate alla componente simbolica. Mancano il vissuto, la materialità, l’esperienza dentro il racconto, manca la soggettività.

I pappagalli sono (salvo eccezioni) maschi

La diffusione delle intelligenze artificiali generative suggerisce una riflessione critica sulla tendenza emergente a usare dati e informazioni raccolti in Internet e usati per la generazione di visioni globali che alimentano i modelli delle IA, senza prestare attenzione ai pregiudizi che questi dati e informazioni si portano appresso. Uno degli effetti, a cui molti ricercatori e tecno-scienziati non sembrano prestare attenzione è che questi pregiudizi siano automatizzati, deliberatamente manipolati per amplificare e comunicare punti di vista e visioni della realtà egemoniche.

Intelligenza artificiale e…Ucraina

Mentre tutti ci stiamo trasformando in esperti di geopolitica, conviene diventare edotti che la complessità del mondo ha generato elevata fragilità umana. Nella catastrofe percepita tra gli effetti c’è la difficoltà a cogliere l’intero e la perdita del valore complessivo della vita. Bisogna ritornare a pensare, a esercitare il sentire e l’immaginazione, soprattutto bisogna interrogarsi sugli orizzonti di senso delle nostre esperienze. Pensare non basta, bisogna che il pensiero sia radicale, capace cioè di rompere il modo di pensare consolidato e conformistico, un pensiero quindi non conformista, aperto a visioni larghe e informate.

LA SCINTILLA DELLA COSCIENZA NELL’ERA DIGITALE

San Girolamo, 400 anni dopo Cristo, facendo appello a quella filosofia perenne che ha sempre accompagnato l’essere umano, ci dice che oltre la ragione, il coraggio, la passione, oltre qualsiasi skill, competenza o libertá o aspettativa di ruolo, c’è qualcosa che contraddistingue e guida ogni essere umano: la scintilla della coscienza.